Sagre e grandi eventi, ecco le regole

Giovedì 24 Agosto 2017
Sagre e grandi eventi, ecco le regole
PORDENONE - E' l'ennesima circolare di un'estate confusa, iniziata con l'evento che ha generato una serie di ansie legate al terrore che ciò che è accaduto in piazza San Carlo a Torino durante la finale della Champions League potesse ripetersi in centinaia di altre piazze italiane, con altri morti e altri feriti. Forse però ora ci siamo, perché il documento arrivato lunedì nei municipi del Pordenonese è firmato dalla Prefettura. E' quindi un'emanazione locale della norma nazionale sugli eventi pubblici, più dettagliata e circostanziata rispetto a una direttiva ministeriale. Che poi sia arrivata realmente a semplificare la vita degli organizzatori di sagre e manifestazioni, allarmati da luglio a causa delle nuove strettoie in materia di sicurezza pubblica, è tutto da vedere. Anzi, c'è chi teme che la circolare prefettizia possa aumentare i costi e le procedure legati ad ogni evento di piazza. LA CIRCOLARE - Il documento firmato dalla Prefettura di Pordenone stabilisce una distinzione di fondo: da un lato ci sono le riunioni e le manifestazioni in luogo pubblico; dall'altro le manifestazioni di pubblico spettacolo. Le prime necessiteranno di un singolo passaggio in Comitato per l'ordine e la sicurezza provinciali mentre le seconde dovranno necessariamente essere vagliate dalla commissione di vigilanza comunale del territorio di competenza. La seconda distinzione riguarda i termini inglesi safety e security. A un primo sguardo il significato - sicurezza - potrebbe sembrare simile, ma in realtà la security consisterà nell'ordine pubblico tout-court e sarà affidata alle forze dell'ordine e la safety sarà in capo agli organizzatori degli eventi e agli enti locali. Il secondo termine si riferisce soprattutto ai meccanismi di sicurezza deputati al controllo della folla. Ecco dove si dovrà concentrare il lavoro delle commissioni di vigilanza e dei Comuni. Al resto penserà come sempre lo Stato e nel caso specifico la sua emanazione territoriale. La Prefettura, insomma, ha fornito la sua ultima spiegazione sul tema: gli organizzatori delle sagre (per fare un esempio) non dovranno diventare poliziotti, ma è confermato l'impegno (gravoso) sul fronte della safety.
LO SFORZO - Anche per un evento che attira duecento persone servirà il passaggio in commissione di vigilanza. Non si fa distinzione tra manifestazioni che comprendano l'allestimento di un palco o di altre strutture. L'ammassamento dovrà essere gestito con vie di fuga e percorsi sicuri. E le commissioni praticamente continue (gli eventi, anche piccoli, che si svolgono durante l'anno in provincia di Pordenone sono centinaia) rappresenteranno un costo sulle spalle dei singoli Comuni. Ci sono manifestazioni che già prevedono le misure di sicurezza indicate e che godono già dell'autorizzazione della commissione di vigilanza (il Medioevo di Valvasone, prossimo evento in calendari è una di queste); molte altre invece dovranno adeguarsi in fretta per evitare brutte sorprese. Per questo tanti sindaci del Friuli Occidentale nei prossimi giorni chiederanno ulteriori spiegazioni alla Prefettura di Pordenone.

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