Ricostruzione: in un libro tutte le regole per farcela

Domenica 25 Settembre 2016
UDINE - Molto più di una raccolta di atti di un convegno: un'opera che «potrà contribuire alla ricucitura del nostro tessuto valoriale e sociale, quello che ha consentito forse il vero miracolo del post terremoto, lo sforzo sociale di coesione collettiva da cui è scaturita la ricostruzione modello». È stato il presidente della Fondazione Crup, Lionello D'Agostini, a indicare l'anima del volume «Ricostruire la memoria» presentato ieri a palazzo Clabassi a Udine e contenente gli atti del convegno organizzato l'11 e il 12 maggio scorsi dalla Soprintendenza, belle arti e paesaggio Fvg e dall'Azienda speciale Villa Manin, con la partecipazione della Fondazione per ricordare «il patrimonio culturale a 40 anni dal terremoto».
Tutt'altro che un semplice atto celebrativo, ma un lavoro che «mi ha reso orgoglioso di essere alla guida di questa realtà», ha affermato il soprintendente Corrado Azzolini, perché gli interventi che si sono succeduti in quella occasione e che sono riportati con dovizia di fotografie, schede tecniche e grafici nel volume, «rappresentano nel loro insieme una rilettura critica di quanto è stato fatto nell'emergenza e nei decenni successivi al sisma, approfondendo alcuni casi esemplari, come il recupero filologico del duomo e del centro storico di Venzone». Edito dalla Forum, il volume raccoglie anche i saggi in cui si è valutata l'incidenza del «modello Friuli» nell'evoluzione delle pratiche di messa in sicurezza e di recupero dei beni culturali che sono applicate in caso di calamità naturali.
Antonella Lanfrit

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