Richiedenti asilo, meglio il male minore

Martedì 22 Agosto 2017
Stando alla cronaca nera da un anno a sta parte, a Pordenone fioccano risse, violenze e vandalismi, quasi tutti riconducibili all'ambiente dei migranti. Stando alla storia amministrativa, da un anno a sta parte, Pordenone è retta dalla giunta Ciriani. Stando alla politica migratoria, da un anno a sta parte, a Pordenone è stata adottata la strada del respingimento. Un, due, tre l'equazione vien da sé! Lo dice anche il sindacato Cigl di polizia: la politica miope delle porte chiuse' attuata dall'amministrazione in carica, invece di produrre sicurezza, genera maggior insicurezza. Non ci voleva molto per capirlo: se procedi a suon di sgomberi, devi sapere dove mandare gli sgomberati, altrimenti vanno in giro a bighellonare e combinare guai. La maggioranza di centro-destra del municipio crede che la linea dura paghi. Doppio errore. Strategico: nessun sindaco di nessun paese può pensare di poter, non dico regolamentare, ma incidere di una virgola su un flusso migratorio che investe l'intera penisola. Tattico: cacciare i rifugiati da un luogo senza gestirne la destinazione significa solo spostare il problema qualche chilometro più in là. E' questo dell'immigrazione selvaggia un fenomeno da affrontare usando il cervello e non la pancia ed il cervello ci parla di male minore', spiegandoci che non è robetta da pavidi governatorucoli ma cinico buon senso inventato da grandi dominatori. Nel caso, per sapere qual è il male minore, basta chiedersi: meglio una sessantina di sbandati che vagano da un androne all'altro, pronti a tutto pur di raccattare un tozzo di pane e un paio di scarpe, o una sessantina di sbandati ricoverati in una qualsiasi struttura, privata o pubblica, ma tenuti sotto controllo? Una risposta ce l'ha già data la cronaca nera dell'ultimo anno e non è propriamente in linea con le aspettative della tolleranza zero messa in pratica dall'amministrazione Ciriani.

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