Richiedente asilo preso con oltre un chilo di droga

Martedì 30 Agosto 2016
UDINE - Brillante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Udine, che hanno intensificato i controlli in città a seguito di diversi arresti e denunce per detenzione e spaccio droga a carico di profughi. I militari dell'Arma, infatti, coordinati dal tenente Barbara Salvo, hanno arrestato, nel pomeriggio di domenica, quello che ritengono essere un «corriere» della droga, un 25enne di nazionalità pakistana, in Italia senza fissa dimora, A.M. le sue iniziali, che arrivava da Milano, richiedente asilo: di fatto un clandestino.
Lo hanno identificato nel parco che si estende vicino al discount Lidl, in via Cividale a Udine, a poca distanza dalla caserma Cavarzerani che ospita centinaia di profughi. Erano le 18.30 circa e il giovane era seduto su un cumulo d'immondizia in compagnia di alcuni profughi alloggiati alla Cavarzerani.
Quando i militari hanno controllato il suo zainetto, che il 25enne ha subito dichiarato essere di sua proprietà, senza opporre resistenza, hanno trovato al suo interno un sacco di plastica avvolto con del nastro adesivo, chiuso con un nodo: conteneva 11 panetti di hashish confezionati singolarmente, di 100 grammi l'uno, per un totale, quindi, di un chilogrammo e 100 grammi.
L'uomo è stato arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto nel carcere di via Spalato. Si tratta di un richiedente asilo che ha fatto domanda di protezione in diversi Paesi europei che hanno aderito al "Patto di Dublino", tra cui anche l'Italia.
Finora la procedura per rispedirlo in uno di questi Stati non è stata ultimata. Il giovane, quindi, è in attesa e ha una posizione poco definita: è in una sorta di limbo. A Udine è arrivato evidentemente tramite un contatto del posto, verosimilmente per cedere la droga a un grossista locale, sulla cui identità stanno indagando i Carabinieri. Gli altri profughi che erano in sua compagnia non avevano droga: pertanto nei loro confronti non è stato adottato alcun particolare provvedimento.
Paola Treppo
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