UDINE - Cure dentistiche, apparecchi e protesi dentarie gratuiti per i meno abbienti è uno degli obiettivi del Programma di odontoiatria sociale che la Regione farà partire tra poco più di una settimana quando sarà aperto a Gorizia il pronto soccorso che sarà seguito da Pordenone a novembre e poi Udine e Gemona a gennaio 2017.
Il sistema dovrà prevedere un minimo di duemila prestazioni per ciascun centro erogatore e dovrebbe coinvolgere decine di migliaia di persone calcolando gli under 14, gli over 65 e i nuclei familiari con basse soglie Isee. Per i bambini fino a 6 anni non verrà richiesta alcuna compartecipazione alle cure odontoiatriche; inoltre, per i pazienti con vulnerabilità sociale, quindi con un Isee fino a 6.000 euro la prestazione sarà gratuita mentre il contributo al valore della prestazione sarà del 25 o 50% a seconda che l'Isee sia inferiore ai 10 mila o ai 15 mila euro.
Non solo cure, ma anche prevenzione e diagnosi precoce. Tra gli obiettivi c'è anche l'inctemento già nel primo anno di lavoro del numero delle prestazioni del 20% fino a toccare non meno di quota 150mila, dando un'omogeneità di offerta del servizio su tutto il territorio regionale e anche omogeneità di carico di lavoro, dal momento che alcuni centri forniscono non più di 600 interventi all'anno.
L.Z.
© riproduzione riservata
Il sistema dovrà prevedere un minimo di duemila prestazioni per ciascun centro erogatore e dovrebbe coinvolgere decine di migliaia di persone calcolando gli under 14, gli over 65 e i nuclei familiari con basse soglie Isee. Per i bambini fino a 6 anni non verrà richiesta alcuna compartecipazione alle cure odontoiatriche; inoltre, per i pazienti con vulnerabilità sociale, quindi con un Isee fino a 6.000 euro la prestazione sarà gratuita mentre il contributo al valore della prestazione sarà del 25 o 50% a seconda che l'Isee sia inferiore ai 10 mila o ai 15 mila euro.
Non solo cure, ma anche prevenzione e diagnosi precoce. Tra gli obiettivi c'è anche l'inctemento già nel primo anno di lavoro del numero delle prestazioni del 20% fino a toccare non meno di quota 150mila, dando un'omogeneità di offerta del servizio su tutto il territorio regionale e anche omogeneità di carico di lavoro, dal momento che alcuni centri forniscono non più di 600 interventi all'anno.
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