Reddito sociale, stop ai sussidi

Sabato 24 Settembre 2016 di Beneficio possibile anche a familiari extra Ue di cittadini comunitari. Ma niente Aspi
TRIESTE - Non soltanto niente cassa integrazione (anzi, ora Aspi) o indennità di disoccupazione (ora Asdi) o altri strumenti di sostegno a chi sia disoccupato involontario. Per conseguire il reddito sociale regionale, quello fino a 550 euro per un anno rinnovabile previa interruzione, occorre anche non beneficiare di ulteriori trattamenti economici, sia pure fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, a qualsiasi titolo concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni. A meno che la consistenza finanziaria di tali aiuti non rimanga al di sotto di precisi livelli.
Sono tutte previsioni del nuovo regolamento del reddito sociale, approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore Maria Sandra Telesca dopo il vaglio in Commissione consiliare, a Trieste, e al Consiglio delle autonomie locali a Udine. Le domande sono ormai arrivate a 12mila.
Ma quali sono questi limiti? Il valore complessivo, che vale per l'intero nucleo familiare del beneficiario, è quello percepito nel mese prima della presentazione della domanda o prima delle singole erogazioni dell'aiuto regionale (che si eroga a bimestri): 600 euro mensili nel caso di nucleo familiare composto da una persona, 750 per nuclei familiari con due persone, 900 euro mensili nel caso di nucleo familiare composto da tre persone e 1.050 euro se il nucleo familiare conta oltre tre persone.
Quanto ai requisiti di residenza, il testo modificato e che ora andrà in vigore del regolamento chiarisce che almeno una persona del nucleo familiare deve trovarsi in Fvg da almeno 24 mesi, essere cittadino italiano o comunitario, o anche familiare di cittadino italiano o comunitario sprovvisto di cittadinanza Ue ma titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Il beneficio è attribuibile anche agli stranieri con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che sia titolare di protezione internazionale.
Le regole "riscritte" dalla Giunta Fvg adeguano il sistema regionale alla misura nazionale da 400 euro al mese, integrando le due forme di aiuto. L'operazione, che sarà gestita dall'Inps in forma unitaria e automatica (ma le pratiche continueranno ad essere svolte dai Servizi sociali comunali e dai Centri per l'impiego), dovrebbe conseguire a regime per le casse della Regione un risparmio di circa 10 milioni, poiché i 550 euro regionali non si sommano a quelli erogati dallo Stato, ma ne integrano la misura fino a raggiungere, per l'appunto, "quota" 550 euro.
Come ha chiarito l'assessore Telesca, «le modifiche del regolamento che comportano variazione dei requisiti di accesso alla misura di aiuto si applicano alle domande presentate a partire dal primo settembre scorso».
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