Progetto Pramollo la Regione tira dritto

Martedì 24 Maggio 2016 di Serracchiani: andiamo avanti nonostante i nodi burocratici Kaiser: non cambia il nostro impegno. La "querelle" sul tiramisu
La Regione tira dritto sul progetto Pramollo, in atto assieme alla Carinzia per la realizzazione del collegamento funiviario da Pontebba verso il polo sciistico.
Nessun dietrofront, come ha evidenziato la presidente Debora Serracchiani a margine della settimana assemblea del Gect (Euregio Senza Confini) che si è svolta ieri a Trieste: «La Regione sta andando avanti, abbiamo avuto già conferma dalla Carinzia qualche mese fa che c'è la possibilità anche da parte loro di continuare, ovviamente stiamo proseguendo il completamento di tutte le questioni burocratiche trattandosi di un project financing ed essendoci anche altri soggetti interessati». «La decisione a riguardo - ha detto il presidente della Carinzia Peter Kaiser - è stata presa anni fa ma la burocrazia e le pratiche amministrative comportano sempre delle lungaggini, da parte nostra c'è la disponibilità».
Sulla completa copertura finanziaria del progetto da 83 milioni di euro (48 milioni dal Friuli Venezia Giulia, 6 milioni dal Land austriaco e il resto da privati che vinceranno il bando) era stata la Corte dei conti di Trieste a sollevare dei dubbi. Prossima sarà l'entrata, nel Gect, dell'Istria: una partita che il presidente di turno Luca Zaia intende chiudere al più presto tanto da aver chiesto al Governo croato di dare subito l'autorizzazione necessaria.
Sanità, cultura, protezione civile alcuni dei temi sul tavolo per la condivisione di buone pratiche e progettualità comuni, ma anche trasporti e viabilità: Zaia ha ricordato il bilancio positivo del Veneto sul fronte della mobilità sanitaria alla pari del Friuli Venezia Giulia: «Il Gect - ha detto Serracchiani - lavora su progetti specifici e sulla somiglianza tra la nostra regione e la Carinzia per studiare le prassi che portano lo spostamento delle cure dall'ospedale al territorio». Sul fronte della Protezione civile, dal 15 al 18 settembre (le giornate della seconda scossa di terremoto del 1976) esercitazioni si svolgeranno in tutte le province del Friuli Venezia Giulia dalle rispettive colonne mobili.
Impossibile, ieri, non commentare la vittoria di Alexander Van der Bellen su Norbert Hofer nelle elezioni presidenziali austriache: Kaiser si è detto «molto lieto» dell'esito elettorale pur parlando di una «situazione molto difficile». Compito del nuovo presidente, in un'Austria divisa a metà, «sarà unire il popolo austriaco» come auspicato dalla stessa Serracchiani: «Un esito diverso non sarebbe stato utile né per il lavoro che stiamo facendo in Europa nè per la gestione dei flussi migratori e nè per i rapporti tra Italia e Austria». Di altro parere il presidente del Veneto: «Il tema della destra che avanza in Europa è la chiara dimostrazione che è un'Europa che non funziona, latitante nella partita dell'immigrazione e alla quale sarebbe da togliere il Premio Nobel per la pace visto che sta lasciando sola l'Italia».
A margine della riunione qualche cenno anche sul passaggio di Sappada in Friuli: «Il Consiglio regionale del Veneto - ha ribadito Zaia - ha dato il suo ok, manca quello del Governo e non è un problema nostro» mentre sui punti nascita: «Siamo aperti ad ogni forma di collaborazione, ma la chiusura dei punti con meno di 500 parti l'anno non la condividiamo, sono cose fatte a tavolino ma del resto i romani sono così». E sulla paternità del tiramisu Zaia non demorde: «Come fate a dire che è vostro se la ricerca storica la fate con gli scontrini e il dolce nazionale è la gubana?».
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