Profughi, a scuola di accoglienza a Malmo in Svezia

Mercoledì 29 Marzo 2017
PORDENONE - (d.l.) Il Comune di Pordenone a scuola di politiche migratorie in Svezia. Il Comune fa parte di un importante progetto europeo - era partito con la precedente amministrazione guidata da Claudio Pedrotti e l'attuale giunta sta proseguendo nella sua attuazione - con enti partner del Nord Europa proprio al fine di condividere soluzioni sul fronte dell'emigrazione e della gestione dei richiedenti asilo. Proprio all'interno del progetto gli assessori Guglielmina Cucci (Politiche Ue), Eligio Grizzo (Politiche sociali) e il consigliere delegato Alessandro Basso (Istruzione) hanno partecipato a una missione-studio nella città di Malmo in Svezia. Alle giornate di confronto, oltre alla città di svedese hanno partecipato un Comune finlandese, l'associazione dei piccoli Comuni finlandesi, l'Università di Kaunas in Lituania.
Gli assessori pordenonesi, oltre ai seminari per condividere le diverse esperienze di accoglienza di migranti e richiedenti asilo, hanno anche avuto l'opportunità di compiere delle visite in loco per conoscere come la città di Malmo abbia affrontato nell'ultimo periodo l'emergenza profughi. Un problema che sta coinvolgendo tutti i Paesi europei. Un dato su tutti è emerso dalla missione svedese degli assessori: fino a prima della fine del 2016 (data in cui anche la Svezia ha dato una stretta alle frontiere) la città di Malmo (che conta circa 300 mila abitanti) aveva accolto ottantamila profughi e richiedenti asilo. «Un numero - ha spiegato l'assessore Cucci - elevato ma che va rapportato sia al numero dei residenti che alle capacità ricettive della città. In ogni caso abbiamo potuto constatare che l'approccio e l'esperienza del nostro modello di accoglienza non hanno nulla da invidiare ad altri modelli europei. Certo nella condivisione si possono apprendere buone prassi che possono tornare utili».
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