Preparò la rapina, ma fu tradito dall'ernia

Venerdì 18 Agosto 2017
PORDENONE - Preparò il colpo in banca, ma poi rimase bloccato per colpa di un'ernia. Fausto Lombardi, 71 anni, di San Donà di Piave, ex punta del Torino di Agroppi, ma anche ex della mala del Brenta di Felice Maniero, nell'ottobre 2015 evitò l'arresto.
La Squadra Mobile di Pordenone bloccò i complici poco prima del colpo al Credito cooperativo di Sant'Elena in banca a Saonara (Padova). Finirono in manette due ex mala del Brenta (Silvano Noventa ed Ercole Salvan) e una nuova leva (Manuel Da Gonfo). Lombardi non c'era, ma dalle intercettazioni è emerso che l'ideatore del colpo era lui. Che aveva procurato le parrucche, dato le indicazioni ed eseguito i sopralluoghi con i complici arrestati quel giorno, salvo poi tirarsi indietro per via dell'acciacco. Grazie alle intercettazioni della banda è stato individuato e l'altro ieri dagli agenti della squadra mobile di Padova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare.
Fausto Lombardi era già in carcere da febbraio con l'accusa di aver compiuto sei rapine in banca tra ottobre 2014 e marzo 2015. Un ispettore di polizia lo scovò al Bingo dell'Arcella, stava giocando. Si era seduto al suo fianco e Lombardi, senza batter ciglio, gli disse: «Prima finisco di giocare». Il nuovo provvedimento riguarda il tentativo di rapina in banca sventato sul nascere a Saonara il 5 ottobre 2015 dagli investigatori di Pordenone. I complici sono già stati giudicati per la tentata rapina. Da Gonfo è stato condannato con rito abbreviato; Salvan e Noventa sono stati condannati in primo grado a complessivi 16 anni di reclusione.
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