Patto per la riammissione veloce in Austria. Sap polemico: rinforzi ancora insufficienti

Sabato 25 Giugno 2016
UDINE - I migranti irregolari rintracciati a Tarvisio provenienti dall'Austria potranno essere riammessi nello Stato confinante con procedura accelerata, cioè entro 24 ore, se ci sono documenti certi circa la loro provenienza. Lo prevede il protocollo siglato ieri a Thorl-Maglern tra il questore di Udine, Claudio Cracovia, il direttore della Polizia di frontiera Irene Tittoni e il direttore regionale della Carinzia, Michaela Kohlweiss. Non serviranno i documenti nel caso in cui il rintraccio sia avvenuto nel corso dei servizi di pattugliamento misto.
La riammissione senza formalità non potrà avvenire nel caso in cui il migrante risulti un richiedente asilo in un Paese aderente alla convenzione di Dublino. L'accordo giunge proprio nei giorni in cui il Sap di Udine, il sindacato autonomo di Polizia, denuncia come «insufficienti» i 19 poliziotti che sono stati trasferiti in provincia per coprire l'organico in pensione.
«Alla polizia di frontiera di Tarvisio non è stato assegnato personale», afferma il segretario provinciale Adriano Vuerich; dieci poliziotti sono stati assegnati alla Questura di Udine, 4 al commissariato di Cividale, 3 alla Polfer di Udine e 2 alla Polfer di Tarvisio. Invece, «al commissariato di Tolmezzo non si è inviato nessuno, nonostante le criticità e le esigenze di quel territorio», sottolinea Vuerich, tanto da chiedersi se «sia il preludio di una imminente chiusura» di quel commissariato. Secondo i dati Sap, in provincia di Udine nel 2015 sono andati in pensione 42 poliziotti e ne sono arrivati una decina, quest'anno i pensionati saranno ventisei.
A.L.

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