Ordina un caffè e spiana la pistola

Martedì 28 Giugno 2016 di L'esercente: «Fammi vedere la tua faccia». Lui replica puntandogli contro l'arma e poi esce
Incredibile vicenda ieri verso mezzogiorno, a Tarcento, in via Dante, nel capoluogo della Perla del Friuli. Erano le 12 quando, nel bar "Sole", un esercizio che vende anche tabacchi e che è aperto da circa un paio d'anni, gestito da Antonino Ridolfo, 63 anni, è entrato un giovane uomo che poi sarà descritto come magro, con occhiali scuri, sui 25-30 anni di età, italiano, con un zaino sulle spalle. Un cliente mai visto prima, ma poco conta.
«È venuto al bancone - racconta il gestore - e mi ha chiesto un caffè. Io l'ho guardato e, vedendo che aveva un cappuccio calato sul volto, che di fatto gli copriva la faccia, gli ho detto che l'espresso glielo avrei servito volentieri se solo mi avesse prestato la cortesia di togliersi il cappuccio; perché siamo in Italia, le leggi vanno rispettate e, per buon senso ed educazione è comunque sempre il caso di far vedere il proprio volto in pubblico».
Il cliente non risponde, esce dal locale molto infastidito, cercando di dare un calcio alla porta, per chiuderla, ma non ci riesce perché è bloccata da un fermo. Dopo pochi istanti torna nel bar, estrae una pistola e, puntandola dritta in faccia al gestore gli dice: «E con questa? Me lo fai un caffè?». Ma il titolare non perde il sangue freddo: «Così come, con cortesia e gentilezza, gli avevo detto di togliersi il cappuccio, gli ho detto "Come vuoi: o muori tu o muoio io"». A quel punto questa persona, che non credo sia un pazzo, se n'è andata. Io ho chiamato i Carabinieri». Adesso i militari stanno cercando di capire chi sia quest'uomo, per fermarlo e identificarlo. Se n'è andato in bicicletta.
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