Ok alla sperimentazione per produrre farmaci a base di cannabinoidi Il M5S: «Una legge nostra»

Sabato 25 Giugno 2016
TRIESTE - «Non solo rendiamo possibile la rimborsabilità quando il farmaco viene somministrato in ospedale ma anche il trattamento direttamente a domicilio e consentiamo alla Regione di fare una convenzione con l'Istituto militare di Firenze per piantare la cannabis terapeutica in Friuli Venezia Giulia». Il Movimento 5 Stelle in consiglio regionale porta a casa la sua prima legge: l'ok dell'Aula alla sperimentazione per la produzione di medicinali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche è stato unanime. «Dopo tre anni di continue battaglie - commenta il promotore Andrea Ussai - questa è la prima nostra legge in grado di raccogliere un consenso trasversale». Finora i preparati a base di cannabis terapeutica sono stati a totale carico dei pazienti: grazie a questo provvedimento sarà inoltre possibile monitorare il consumo dei farmaci cannabinoidi distinguendo i medicinali importati dai preparati galenici magistrali (ossia quelli preparati del farmacista).
L'obiettivo è ridurre al massimo i tempi di attesa e prevedere forme collaborative tra le farmacie ospedaliere e delle aziende sanitarie per garantire la qualità dei preparati e la continuità terapeutica ai pazienti «di modo da assicurare punti di preparazione ad alta competenza». «Ora - commenta Silvana Cramaschi, relatrice della legge per il Pd che assieme al Movimento 5 Stelle ha elaborato le modifiche alla legge regionale - sarà possibile semplificare l'accesso alle terapie con medicinali cannabinoidi e ridurre i costi per il sistema sanitario». Modifiche necessarie «per superare le difficoltà sulla commercializzazione e acquisizione dei prodotti, fino ad oggi non disponibili sul mercato italiano. Finora la necessità di importare tali farmaci ha comportato un forte aumento dei costi e l'allungamento dei tempi per l'inizio o il proseguimento delle terapie». L'inizio del trattamento avviene sia in regime ambulatoriale che di ricovero e in ambito domiciliare: in quest'ultimo caso, sulla base della prescrizione del medico specialista, gli oneri saranno a carico del servizio sanitario regionale.
Elisabetta Batic

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