Nuovo hotel sblocca il cantiere eterno di Pineta ma il Comitato non ci sta

Lunedì 25 Luglio 2016
LIGNANO - Ancora contrasti al Raggio di Venere, a Lignano Pineta. Una lunga lettera è stata inviata al sindaco e alla giunta dal Comitato sorto nella zona in seguito ai disagi legati al cantiere bloccato ormai da diversi anni. Si è costretti a convivere con la fossa profonda 7-8 metri, dove sono state istallate putrelle, ormai arrugginite, per evitare cedimenti, e dove si raccoglie acqua stagnante. Un tempo sull'area, una splendida pineta, come ricorda l'assessore comunale all'Urbanistica Paolo Ciubej, esisteva un vincolo idrogeologico che nel 1994 venne tolto dalla giunta regionale. Nel 2005 con la variante 37 il Comune rese l'area edificabile con destinazione alberghiera. Nel 2006 la proprietaria dell'area ottenne dal Comune l'autorizzazione a realizzare un edificio ad uso alberghiero, come dependance del Park Hotel, di 4 piani fuori terra e due interrati ad uso parcheggio. Nel 2008 presero l'avvio i lavori ma nel 2009 il TAR revocò la concessione edilizia a seguito di un ricorso, quando oramai la parte interrata era già realizzata. Successivamente la passata Amministrazione comunale fece una sanatoria dell'interrato. Non era finita: vicissitudini economiche hanno fatto arenare i lavori. Ora la svolta: una nuova società sarebbe intenzionata a realizzare un albergo a 6 piani ma il Comitato non ci sta. «Voglio ricordare che il Comune con la variante 48 ha bloccato nella zona di Pineta e Riviera le costruzioni multipiano - spiega l'assessore Ciubej - relativamente alla realizzazione di seconde case, ma ha lasciato aperto la porta per gli alberghi. Quindi per risolvere legalmente il problema sopra descritto, l'unica soluzione è quella di utilizzare i due piani sotto terra, già legalizzati con la sanatoria, costruendo sopra la parte ricettiva di un albergo con relativi servizi».
Enea Fabris

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