CIVIDALE - (Pt) Aperto nel 2013 a Cividale, il celebre locale "Orsone", voluto dalla famiglia Bastianich, è finito nella bufera per un'indagine per falso coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine che ha delegato la Gdf per gli accertamenti. A essere iscritto nel registro degli indagati non è il celebre Joe, ma 2 rappresentanti della società "Bastianich srl", V.S. e C.R., in qualità di amministratori della stessa società. L'ipotesi di reato è «falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico». L'"Orsone" apre in prima battuta come agriturismo, tipologia che prevede sgravi fiscali rispetto al "normale" ristorante. Così viene registrato alla Camera di commercio e, con un'autocertificazione, al Comune di Cividale. Poi il locale cresce, diventa "grande" e molto frequentato, tanto che la società si rende conto da sola che deve cambiare inquadramento: da agriturismo deve passare a normale attività commerciale. Si avvia l'iter ma la burocrazia non giova. Nel frattempo parte l'indagine che ha portato in questi giorni ad alcune perquisizioni: 4 gli indagati. Due i membri della srl e 2 funzionari dell'Ersa, M.B. e M.C., per l'ipotesi di omissione di atti d'ufficio. Il legale della srl, Maurizio Miculan, fa sapere che tutte le imposte dovute sono state pagate e che la società si sente serena, avendo compiuto tutti gli atti necessari per la trasformazione in ristorante, iter concluso nel 2015.
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