Negozio senza telefono per otto mesi

Mercoledì 29 Marzo 2017
Negozio senza telefono per otto mesi
Otto mesi per ottenere il trasferimento della linea telefonica nel nuovo negozio. E ancora il collegamento non c'è. Con buona pace dei clienti, che in assenza del pos non possono che pagare in contanti. Finirà in tribunale ai primi di maggio con una richiesta danni al gestore telefonico l'odissea che vede protagonista Franca Billeci e il negozio di lavanderia Dea, che nell'estate scorsa si è trasferito in via Roma. Appena deciso il trasloco, nel luglio scorso - spiega Billeci -, ho chiamato la società chiedendo semplicemente un trasferimento della linea, e mi hanno detto di aver preso nota. Nell'attesa, in vista della chiusura della vecchia sede e del trasloco, la commerciante chiede anche il trasferimento di chiamata sul suo cellulare: Ma neanche il trasferimento di chiamata funziona. A una prima telefonata, dopo la scadenza dei 45 giorni previsti per il trasferimento di linea, la donna si sente rispondere che non se n'è fatto nulla a causa di un errore nel numero civico della nuova utenza. Comincia così un valzer di richieste e rinvii, fra nuove pratiche, 45 giorni di attesa e nulla di fatto. Nel frattempo, nell'estate scorsa la nuova attività è partita, ma senza linea telefonica e soprattutto senza pos. Ho anche contattato la persona che a suo tempo mi aveva fatto il contratto e, su sua indicazione, ho inviato un sollecito via mail e via pec. Mi hanno risposto con una lettera nella quale mi comunicavano che avrebbero provveduto. Ma non è successo. La pratica è stata aperta quattro-cinque volte, ma la linea non c'è. Intanto continuavano ad arrivarmi bollette da 120, 130, 140 euro di sola parte fissa per una linea di cui neanche usufruivo. E ho smesso di pagarle. A quel punto, Franca Billeci pensa di cambiare operatore e si rivolge a un altro: Il tempo previsto era di 30 giorni, ma dopo due settimane mi hanno contattato per informarmi che, a causa delle bollette non pagate, il titolare della gestione non rilasciava il codice di migrazione. A quel punto, la commerciante passa alle vie legali: ai primi di maggio si celebrerà l'udienza per la richiesta di danni avanzata alla società telefonica per tutti questi mesi trascorsi senza linea telefonica e senza pos e la vicenda è stata portata anche all'attenzione del Corecom.
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