Muore dopo il volo dall'impalcatura

Mercoledì 26 Ottobre 2016 di Non ce l'ha fatta Nicola Andresini, 59 anni, gravemente ferito in cantiere. Lascia un figlio
Non ce l'ha fatta Nicola Andresini, 59 anni, vittima la scorsa settimana di un gravissimo infortunio sul lavoro accaduto nel territorio del comune di Premariacco. L'uomo è morto ieri pomeriggio nonostante tutte le cure prestategli dal personale medico dell'ospedale di Udine, dove era stato ricoverato in terapia intensiva, accolto già in fin di vita. L'uomo, che lascia nel dolore la famiglia, in particolare il figlio, i colleghi e tanti amici, era precipitato da un'impalcatura ed era rovinato a terra; era successo giovedì 20 ottobre, verso le 14.30, nella frazione di Ipplis, in località Case Sparse. Andresini, dipendente della ditta Edil Teco Srl che opera con la sua sede legale a Tolmezzo, in Carnia, stava lavorando in un cantiere, per la sistemazione delle mura esterne di un'abitazione. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Cividale del Friuli, comandata dal maggiore Gabriele Passarotto, intervenuti sul posto per tutti i rilievi del caso con i colleghi della stazione di Premariacco e insieme al personale ispettivo dell'azienda sanitaria, l'uomo aveva perso la presa mentre si trovava su un'impalcatura ed era caduto da un'altezza di circa due metri. Nell'impatto aveva riportato gravissime ferite. I colleghi che erano con lui in quel momento avevano cercato di aiutarlo in ogni modo e avevano chiamato subito i soccorsi. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco, il personale medico 118 con l'elicottero decollato dalla Centrale operativa di Udine e con l'ambulanza. Le sue condizioni erano parse subito molto gravi, per un trauma cranico; e l'operaio 59enne, che viveva a Torreano, nella frazione di Canalutto, era stato portato d'urgenza in ospedale a Udine. Tutti hanno sperato che potesse riprendersi e tornare a casa ma le ferite al capo sono state fatali.
Lutto in paese dove l'uomo, pur conducendo una vita appartata, era conosciuto; lo si vedeva prendere il caffè al bar, prima di andare al lavoro, a fare la spesa e a chiacchierare in osteria nei pochi momenti liberi. «Una persona corretta e cortese - dice il sindaco Roberto Sabbadini -; abbiamo appreso la tremenda notizia mentre facevamo rientro da Trieste, da una riunione. A nome di tutta l'amministrazione comunale esprimo alla famiglia della vittima le più sentite condoglianze. Non mi capacito come si possa morire in questo modo, nel 2016, ormai quasi 2017, con tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro che vengono imposte a tutte le imprese e a tutte le ditte, a Enti e Comuni, in particolare nei cantieri. Non si può morire in questo modo, è inaccettabile».
Sarà disposta autopsia sulla salma e accertata la regolarità della condizione lavorativa.
Nelle ultime 24 ore tre sono stati gli infortuni sul lavoro in provincia di Udine, per fortuna non gravi, tra cui uno alla Commerciale Batel di Basaldella di Campoformido e uno alla Abs di Cargnacco di Pozzuolo del Friuli.
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