Mosaico, un'altra opera per Washignton

Sabato 3 Giugno 2017
Mosaico, un'altra opera per Washignton
Ieri Spilimbergo ha accolto in Duomo, alla Santa Messa delle 11, Sua Eminenza Cardinale Wuerl di Washington, in visita alla città per ringraziare l'impresa Travisanutto che ha realizzato il Cupolone centrale della Basilica of The National Shrine. «É un'opera che entrerà nella storia dell'arte mondiale ha dichiarato il cardinale Milioni di persone la vedranno e spero che anche gli spilimberghesi possano un giorno ammirarla con orgoglio». Sono volati in questi mesi oltre oceano 1.750 metri quadrati di mosaico destinati alla seconda chiesa cristiana più grande al mondo e cattedrale ufficiale della Chiesa Cristiana Cattolica degli Stati Uniti d'America. L'impresa spilimberghese Travisanutto Giovanni srl ha seguito i disegni degli artisti La Rambush e Di Cocco Studio: in cima al cupolone la Trinità e la Madonna dell'immacolata Concezione, tra le due scene 4 angeli e 18 santi, tra cui pure Giovanni Paolo II, Papa Paolo VI, Papa Giovanni XXIII e Madre Teresa di Calcutta, tutti realizzati in oro e smalti. L'impresa, che lavora prevalentemente all'estero, nella stessa basilica ha eseguito pure due cupole di circa 400 metri quadrati ciascuna tra il 2006 e il 2008, la volta sopra l'organo e decine di altri mosaici minori nelle cappelle titolate alle varie nazioni del mondo. «Adesso abbiamo iniziato a realizzare anche 20 pannelli per il giardino commenta Lorenzo Travisanutto che raccontano i misteri della luce, poi la chiesa sarà terminata». L'inaugurazione avrà luogo l'8 dicembre, il giorno dedicato alla Madonna Immacolata: «Mi hanno commosso davvero gli abbracci dei miei concittadini che ieri hanno festeggiato con me l'arrivo del cardinale - continua Per la nostra impresa familiare e per i miei genitori, cui devo veramente tutto, è una grande soddisfazione e un'emozione fortissima essere portabandiera del mosaico spilimberghese nel mondo». L'opera comprende 30mila sezioni di carta, 14milioni di tesserine, tonnellate di vetro e oro prodotte a Murano e Venezia. Costa alcuni milioni di euro, pagati dalle numerose donazioni di fedeli americani: «É qualcosa di grandioso, che ancora mi lascia senza parole racconta mi auguro che la passione per l'arte e l'amore per la mia città, Spilimbergo, dove il mosaico nasce e ancora vive, possa raggiungere il cuore di tantissime persone».
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