Meduna, è scontro sul raddoppio

Martedì 19 Settembre 2017
Meduna, è scontro sul raddoppio
Tutti contro l'ampliamento del centro commerciale Meduna, ma mentre Confesercenti attacca una strategia giudicata sbagliata, per Confcommercio quello che sta accadendo oggi è solo l'inevitabile conseguenza delle decisioni del passato: Mi meraviglio che ci sia qualcuno che si sveglia adesso dal letargo. Si vada a ricostruire l'iter del Piano della grande distribuzione in Regione - sollecita il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Alberto Marchiori - di cui l'amministrazione comunale, nel suo Piano regolatore, non ha potuto che prendere atto. L'Ascom a suo tempo ha speso 75mila euro per opporsi, anche acquistando pagine sui giornali per far sentire la sua voce. Del resto, oggi il problema non sono tanto i nuovi centri commerciali, quanto l'e-commerce, che sta colpendo non solo il commercio, ma anche il sistema bancario. Per questo chiediamo regole che mettano queste nuove realtà sullo stesso piano del commercio tradizionale dal punto di vista, per esempio, della tassazione e delle normative igienico-sanitarie. Per Mario Marini di Confesercenti, invece, quanto deciso dalla precedente amministrazione poteva essere rimesso in discussione, anche alla luce della diversa situazione economica che induce a rivedere le aspettative sulle presenze e soprattutto in considerazione delle carenze infrastrutturali: Si valuti il fatto che le condizioni sono cambiate, si consideri l'impatto sul traffico. E si osservi anche la concorrenza con la quale deve confrontarsi una realtà come il Meduna. Si pensi piuttosto a insediare negozi che facciano da traino piuttosto che attività tutte uguali. E dopo l'amministrazione comunale che ha scaricato le responsabilità sui predecessori, la Giunta guidata da Claudio Pedrotti deve incassare anche le bacchettate di Sinistra italiana Pordenone, che snocciola dati secondo i quali quasi un decimo del territorio provinciale pordenonese e il 40 per cento del capoluogo sarebbero occupati da cemento e asfalto: In questo quadro - attaccano -, la prospettiva del raddoppio del centro commerciale Meduna è un errore di sistema madornale. Dal punto di vista ambientale si tratta dell'ennesimo scempio, da quello sociale si prosegue nella scellerata scelta di desertificare i centri cittadini, sgretolando il piccolo commercio di prossimità. Non capiamo poi quale prospettivo e indistinto incremento dei consumi possa giustificare l'aumento di superfici commerciali, destinate a concorrenza spietata che ci porterà nel tempo a ritrovarci solo cattedrali nel deserto. E chiama in causa, appunto, la precedente amministrazione, il cui Piano regolatore ha confermato la possibilità del raddoppio: Qui sta il peccato originale con precise responsabilità politiche della precedente amministrazione. Ci auguriamo che l'attuale amministrazione, con il piano della grande distribuzione e con coraggiose varianti urbanistiche, possa porre rimedio a un trend insostenibile e che ritenga la mitigazione e l'adattamento sostenibile ai cambiamenti climatici una priorità.
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