Lozer, cade un pannello in classe sopra un banco

Martedì 19 Settembre 2017
Lozer, cade un pannello in classe sopra un banco
PORDENONE - Piove sul bagnato, in tutti i sensi, perché è caduta un'altra tegola sulla scuola media Lozer. Anzi, per precisione a cadere è stato un pannello del controsoffitto. Ieri nella classe prima B ad indirizzo musicale, poco prima che i ragazzi entrassero in aula per la prima ora di lezione. Gli studenti sono stati accompagnati al piano terra e messi in sicurezza in un'aula di musica. Per fortuna il controsoffitto è finito su un banco vuoto. La dirigente Lucia Cibin ha informato il Comune che ha previsto un intervento già nel pomeriggio. La struttura vetusta e con molte falle sta dando chiari segnali di cedimento, dalle fessure verso l'esterno sono entrati i topi che ci si auspica non abbiano intaccato l'amianto all'interno della scuola, fino al pannello marcio intriso d'umidità che si è staccato precipitando in una classe. Allora ci si chiede se non sia questo il momento di accelerare con le trattative per spostare i ragazzi. Il soffitto è stato rifatto di recente ha spiegato la dirigente ed è stato anche ricontrollato, potrebbe essere stato un ristagno di acqua a far cadere il pannello. La Lozer richiede una manutenzione continua, ha grosse problematiche, non escludo che se continuerà a piovere, possano esserci ulteriori infiltrazioni. E' necessario trovare una soluzione, la priorità sono i ragazzi, purtroppo ci sono tempi tecnici. Il telefono di Mara Vidal, presidente dell'Associazione Torre in musica in questi giorni è rovente e ieri ancora di più. Le famiglie temono il peggio e vogliono certezze. Sono esausta ha esordito ho chiesto fermamente che tutti i ragazzi del plesso vengano urgentemente spostati. Siamo in una situazione di emergenza. L'esponente del Pd, Nicola Conficoni incalza accanto ad una accurata verifica della situazione, è opportuno che l'amministrazione elabori un piano B da attuare in tempi veloci. E le famiglie intanto si stanno consultando incredule sul da farsi, seriamente preoccupate per quei figli che dovrebbero stare nel luogo che li fa crescere e diventare cittadini consapevoli, la scuola, la loro seconda casa.
Sara Carnelos
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