PORDENONE - Ieri a Padova è scoppiato un nuovo caso: un'altra ditta specializzata in opere di pulizia ha specificato sul suo sito internet di essere alla ricerca di lavoratori rigorosamente italiani. Niente stranieri, così recitava l'annuncio, esattamente com'è accaduto due settimane fa a Porcia, con il caso che rivelato su queste pagine ha fatto il giro d'Italia. E proprio sul caso purliliese c'è oggi da registrare l'intervento (con annuncio) della lista civica Porcia Bene Comune. Il raggruppamento politico ha intenzione di tenere viva la storia raccontata sulle pagine de Il Gazzettino e ha annunciato che sul tema sarà organizzata una serata aperta alla cittadinanza. La data dell'evento deve ancora essere confermata. Alcuni giorni fa, a Porcia, una ditta di pulizie ha affisso un annuncio per la ricerca di dipendenti specificando che non dovevano essere di origine straniera - riavvolge il nastro la civica -: tutto ciò avrebbe dovuto sollevare una reazione di sdegno che non c'è stata. Anzi, dalle interviste ai cittadini emerge un sostanziale accordo con la ditta: prima i cittadini italiani. Se da una parte capiamo la rabbia di chi cerca lavoro e non lo trova, dall'altra desideriamo anche urlare che se accettiamo queste discriminazioni, che per altro sono contro la legge, rischiamo di acconsentirne tanta altre: donna, troppo anziana, troppo giovane, potenziale madre, di colore. Alla luce di questo avvenimento desideriamo organizzare una serata alla quale parteciperà l'assessore alle Politiche culturali Calabretto. Inviteremo anche i leader dell'opposizione. Potrebbe divenire l'occasione per porre le basi di un progetto comune che sappia coniugare le diverse posizioni.
Marco Agrusti
© riproduzione riservata
Marco Agrusti
© riproduzione riservata
