Lavoro negato agli stranieri In tanti favorevoli alla scelta

Martedì 21 Febbraio 2017
Lavoro negato agli stranieri In tanti favorevoli alla scelta
Certo, c'è anche qualche distinguo, ma la tendenza rilevata dalle prime testimonianze relative al caso dell'azienda purliliese che cerca due addette alle pulizie esclusivamente di nazionalità italiana è pressoché unanime: gli intervistati danno ragione al privato. E questo nonostante l'esistenza di norme (sia nazionali che internazionali) che tutelano il diritto dei cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia di godere di pari opportunità di accesso ai posti di lavoro. La storia portata alla luce da Il Gazzettino di Pordenone ha mosso l'opinione pubblica e fatto emergere il pensiero di tanti residenti, quasi tutti d'accordo con l'azienda che al primo punto di un annuncio di ricerca lavoro il criterio della nazionalità. E il messaggio che arriva dalla piazza è pressoché uno solo: Il lavoro prima agli italiani. Alcune domande, ad esempio, sono state poste dagli inviati della trasmissione di Raitre Agorà, giunti a Pordenone e Porcia per seguire da vicino la vicenda. Pradigmatica la risposta di una commerciante purliliese, che alla domanda secca ha risposto in modo altrettanto inequivocabile: Posso capire la stanchezza di chi ha fatto stampare quel volantino - ha detto -, nel vedere sempre persone straniere. Un'opinione condivisa anche da altri intervistati, tra cui alcuni giovani che sono stati interpellati sull'argomento nei bar del centro di Pordenone. E' giusto dare lavoro soprattutto agli italiani - spiega un ragazzo appena diciottenne - e di casi simili ce ne sono tanti. Giustifico pienamente il comportamento dell'azienda di Porcia. E ancora: L'Italia è in difficoltà ed è questo un modo per aiutarla. Poi interviene una coppia di pordenonesi: Sappiamo che il volantino in questione potrebbe essere sanzionabile - spiegano - ma noi stiamo dalla loro parte, cioè dalla parte dell'aiuto ai nostri connazionali. Ma l'intervento di Walter Citti, garante regionale per le persone a rischio discriminazione, fa ulteriormente chiarezza: L'annuncio dell'azienda - spiega - è vietato dalla legge. E la pensa così anche l'unico intervistato che ha espresso un parere diverso: Si tratta di discriminazione taglia corto un anziano di Porcia.
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