La zona coperta da un moderno impianto di videosorveglianza

Giovedì 25 Maggio 2017
La zona coperta da un moderno impianto di videosorveglianza
Pensava di portare a casa un colpo facile, un blitz di pochi minuti negli spogliatoi dello stadio Bottecchia quasi privo di rischi. Invece è stato preso in poche ore e il suo tentativo è finito fortunatamente nel peggiore dei modi. La Polizia di Stato ha infatti denunciato A.A., ventiseienne di nazionalità italiana e residente in città. Il giovane è accusato di furto aggravato, dopo essere stato segnalato e scoperto con la refurtiva che era riuscito a mettersi in tasca, frugando nelle borse da allenamento delle ragazze che fanno parte della sauadra calcistica femminile della Graphistudio Pordenone. Il ventiseienne aveva rubato tre smarthphone, due orologi e del denaro contante, dai borsoni di cinque atlete. Le ragazze della Graphistudio Pordenone ieri sera si stavano allenando sul terreno di gioco del San Francesco, che dista poche decine di metri dal Bottecchia: come ogni volta si erano cambiate e preparate negli spogliatoi del velodromo e avevano sostituito sul campo le giovani della Juniores. Una volta rientrate per fare la doccia e cambiarsi nuovamente, però, hanno visto l'insolita confusione nello spogliatoio. A quel punto hanno notato l'assenza dei loro effetti personali, scomparsi dai borsoni della squadra, e hanno dato immediatamente l'allarme. Alle 21.30 la sala operativa della Questura ha inviato una pattuglia della squadra volante allo stadio e gli agenti hanno accertato il furto. Le ricerche sono iniziate immediatamente e in poco meno di due ore il ladro è stato preso e la refurtiva è tornata nelle mani delle legittime proprietaria. Sul posto è intervenuto anche il personale della Polizia scientifica.
La zona, va ricordato, è coperta da un moderno impianto di videosorveglianza, installato dal Comune nel 2014, quando il Pordenone Calcio fu promosso in Legapro. Sia lo stadio che gli spogliatoi, quindi, sono sempre sorvegliati dagli occhi elettronici. «Le ragazze - ha raccontato il presidente della Graphistudio, Antonello Colle - sono rimaste segnate dal fatto. È la prima volta che ci capita e vogliamo rivolgere i nostri ringraziamenti alle forze dell'ordine: hanno compiuto un lavoro egregio».
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