La giurista friulana: «La nuova Costituzione rattoppa lo statuto Fvg»

Venerdì 28 Ottobre 2016
UDINE - La riforma costituzionale sottoposta al referendum del 4 dicembre «ha le carte in regola per dare al Friuli Venezia Giulia l'opportunità di più autonomia e sanare le debolezze dell'attuale Statuto di specialità». È l'assunto dal quale i consiglieri regionali di Ncd Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti, insieme al coordinatore regionale Isidoro Gottardo, hanno affrontato l'incontro organizzato nella sede della Regione per un'analisi del testo. La revisione dello Statuto, se vince il sì avverrà «sulla base di intese», come recita l'articolo 39, e ciò è «una novità assoluta», ha sostenuto la giurista Elena D'Orlando, docente all'Università di Udine ed esperta che ha contribuito alla stesura di quell'articolo, intervenuta a illustrare il testo.
Per rendere evidente il valore dello strumento messo in mano alle Speciali, D'Orlando ha evidenziato «le debolezze» dell'attuale Statuto di autonomia, che verrebbero superate. «Adesso ha spiegato lo Stato può modificare lo Statuto sentito il parere della Regione». Ciò vuol dire, com'è accaduto di recente, che lo Statuto «può essere alla mercé di un qualsiasi parlamentare». L'altra «debolezza» riguarda i rapporti finanziari Stato-Regione: «Il nostro Statuto ora prevede che lo Stato possa modificarli con legge ordinaria sentita' la Regione». Secondo l'esperta, perciò, se fosse costituzionalizzato il principio dell'intesa, «le Speciali farebbero un salto di qualità enorme».
Intanto ieri il presidente del Consiglio Franco Iacop ha partecipato a Roma al convegno Il perché delle regioni organizzato da un istituto del Cnr, sostenendo che «non sono le Regioni o l'autonomia dei territori i veri responsabili delle difficoltà del Paese. I territori sono la molecola di base di qualsiasi architettura istituzionale; il nesso indispensabile alla tenuta democratica di un sistema istituzionale destinato ad essere sempre più plurale».
A.L.

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