La cittadinanza del lavoro al centro del Primo maggio

Sabato 29 Aprile 2017
PORDENONE - Lavoro: le nostre radici, il nostro futuro: è questo lo slogan che il sindacato ha voluto quest'anno per la festa del Primo maggio di lunedì prossimo. Un appuntamento che sarà organizzato da Cgil, Cisl e Uil come gli anni scorsi. E, ancora una volta, come accade negli ultimi anni il cui la grande crisi ha fatto sentire pesantemente i suoi effetti sul territorio i temi che saranno affrontati sono quelli di un tessuto produttivo ancora in difficoltà. «Nonostante i segnali di ripresa non manchino - sottolinea il segretario provinciale della Cisl, Arturo Pellizzon, quest'anno toccherà alla Cisl, seguendo la rotazione annuale, fare l'intervento dal palco - il dato dell'occupazione stante a crescere. E dobbiamo fare anche noi i conti con un dato drammatico: quello della disoccupazione giovanile. Che porta inevitabilmente con sé la fuga di giovani dal territorio». Un altro passaggio dell'intervento del segretario Cisl Pellizzon (in scadenza di mandato in quanto già con la valigia in mano verso la segreteria regionale, a livello territoriale il coordinatore sarà Paolo Florean) sarà dedicato al tema del reddito di cittadinanza. «Il reddito e la dignità delle persone - sottolinea il sindacalista - non può che venire dal lavoro. È il solo il lavoro che può portare alla realizzazione della persona. Per questo il diritto al lavoro non può essere sostituito da forme di sussistenza e di assistenza».
La giornata organizzata da Cgil, Cisl e Uil - con Pellizzon sul palco anche i segretari provinciali Flavio Vallan (Cgil) e Roberto Zaami (Uilm) - ricalcherà il programma e il percorso di sempre. L'inizio della manifestazione è previsto per le 10,30 con il ritrovo dei partecipanti in piazza Maestri del Lavoro. È prevista la deposizione di una corona di fori al monumento ai caduti sul lavoro. Alle 11 è previsto l'arrivo del corteo in piazza Municipio dove ci saranno gli interventi delle tre organizzazioni sindacali.
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