UDINE - (d.z.) «Le scosse sono state rilevate anche dai nostri sismografi e la popolazione le ha percepite nei centri abitati di Lignano, Grado, Trieste, in alcuni casi abbiamo ricevuto segnalazioni dai paesi della Bassa e pure dai piani alti di alcuni palazzi di Udine». A confermare l'onda d'urto del terremoto che ha devastato i comuni a cavallo dell'appennino reatino-ascolano il sismologo dell'OGS di Udine, Adriano Snidarcig. «Anche i nostri strumenti alle 3.36 della scorsa notte si sono messi in funzione - spiega - il magnitudo è quello rilevato dall'IGV ovvero di 6.1 sulla scala Richter; la zona è quella già interessata dalle scosse del 1997, il terremoto di Colfiorito, e del 2009, a L'Aquila. Sono state decine e decine poi i movimenti tellurici dello sciame sismico - aggiunge Snidarcig - quando c'è un terremoto così energetico è inevitabile la possibilità di repliche; in mattinata ne abbiamo continuate a rilevare di continuo, le più significative quelle di 5. (((zaniratod))) 4 e 5.1, verso al città di Norcia, ed ancora di 4.4 e 4.0 più a sud-est ancora nella zona di Amatrice». E la paura non cesserà: «Con un evento del genere nelle prossime 24-48 ore occorre stare accorti, possono ricapitare scosse di entità pari a quella più forte o leggermente minori».
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