L'elicottero è costato oltre 70mila euro ma il sindaco è contento: li vorrei ancora

Mercoledì 23 Agosto 2017
L'elicottero è costato oltre 70mila euro ma il sindaco è contento: li vorrei ancora
Il Raduno europeo della famiglia Arcobaleno è terminato e ora chi paga il conto? Se lo stanno chiedendo in molti in Val Tramontina e la domanda sarà anche al centro di un'interrogazione presentata in Regione dopo le disgrazie che hanno funestato la manifestazione. Il punto interrogativo principale riguarda la macchina dei soccorsi: se per gli interventi via terra - che sono stati una dozzina - la nuova legge ribadisce che si considereranno sempre gratuiti, per alcune delle missioni sanitarie si pone il problema dell'effettiva necessità, che fa da discrimine rispetto all'esenzione dal pagamento. Il problema non è di poco conto: assieme alle missioni disperate di ricerca dell'uomo centrato da un albero - che è stato poi trovato privo di vita - sui cieli di Malga Chiampis, a Tramonti di Sopra, i velivoli dell'emergenza sanitaria e della Protezione civile Fvg hanno volteggiato una decina di volte (dai 70 ai cento mila eruo di spese), molte delle quali si sarebbero potute evitare se solo la manifestazione si fosse svolta più vicina al paese e non a oltre tre ore di cammino. Come nel caso del giovane che aveva una semplice infezione oculare, delle due donne soccorse per non meglio precisate infezioni e difficoltà respiratore, per le quali sono state condotte al Pronto soccorso di Spilimbergo, e di una scottatura ai danni di una ragazza che era stata sottovalutata. E che dire della mobilitazione generale per la giovane morsa da una vipera che ha poi rifiutato il ricovero preferendo utilizzare rimedi naturali? Ci sono state anche un paio di caviglie slogate e altrettanti dispersi che avevano soltanto smarrito il non difficile sentiero del rientro. Al netto di una caduta di un uomo che arrampicava sulla roccia e dei due decessi - il secondo è stato un malore di un partecipante durante l'ascesa - di altre emergenze vere e proprie non ce ne sono state. Se il raduno si fosse svolto in paese queste patologie avrebbero richiesto unicamente il classico intervento dell'ambulanza e non anche di un velivolo il cui costo è molto elevato. Tanto per fare un esempio, in Veneto già dal 2011 l'utilizzo dell'elicottero costa 25 euro al minuto se il ferito è grave (fino a un massimo di 500 euro), ma si può salire fino a 7.500 euro se il ferito è lieve. In Trentino Alto Adige chi chiama i soccorsi senza aver subito danni rilevanti paga un ticket di 750 euro. In Valle d'Aosta, per richieste di soccorso immotivate o dovute ad attrezzatura inadeguata, il costo al minuto per l'utilizzo dell'elicottero è fissato in 137 euro. Per fortuna c'è anche qualche nota lieta: alla malga, a quota 1.200 metri, sono anche nati due bambini, figli di hippie che hanno partecipato al raduno: una volta tornati a valle i genitori hanno registrato i neonati nel locale municipio, che da 50 anni non aveva più ricevuto genitori per lieti eventi, in quanto le pratiche si svolgono direttamente negli ospedali. Per festeggiare il termine delle attività domenica sera c'è stato anche un evento cui hanno partecipato circa 800 persone: un momento di ringraziamento reciproco per questa esperienza che ha coinvolto anche la popolazione locale che si è prodigata per fornire assistenza agli ospiti, con in testa la Pro loco. In quota sono rimasti circa 50 partecipanti che hanno il compito di ripristinare i luoghi utilizzati per lasciarli nel medesimo stato in cui li hanno trovati. Una bonifica che durerà all'incirca un paio di settimane, come hanno promesso al sindaco Giacomo Urban, il quale ha fatto sapere che nonostante tutto rifarebbe l'esperienza. L'appuntamento per l'anno prossimo è in Polonia.

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