L'assessore «Faremo interventi più decisi»

Giovedì 24 Agosto 2017
PORDENONE - (al.co.) «Quello della zanzare tigre è un problema ciclico, con il quale ci troviamo a confrontarci ogni anno e che fa sempre più arrabbiare le persone». A parlare è Stefania Boltin, assessore all'Ambiente, che mette in guardia tutti: «L'amministrazione comunale mette sul piatto tutte le proprie risorse: una volta al mese generalmente la scadenza è il 28 affida ad una ditta specializzata, attraverso la Gea, la disinfestazione delle aree attraverso il rilascio di apposite pastiglie, nelle caditoie, utilizzate per distruggere le larve. Purtroppo gli sforzi risultano essere vani se poi i cittadini non offrono una collaborazione attiva. Basta infatti un tappo dimenticato all'aperto o l'erba del proprio giardino lasciata crescere più del dovuto ravvisa Boltin per creare l'habitat ideale per la riproduzione della zanzara tigre». Alcune piante aromatiche hanno un effetto repellente. In casa, inoltre, è bene dotarsi di zanzariere e all'occorrenza usare piastrine a base di piretroidi. «Nei parchi oltre alla normale potature delle piante e al taglio dell'erba aggiunge Boltin stiamo valutando la possibilità di liberare nei laghetti, laddove siano presenti, pesci autoctoni in grado di cibarsi delle larve».

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