Sarà una perizia tecnica, che verrà con ogni probabilità disposta sui mezzi, a chiarire la dinamica del gravissimo incidente costato la vita ieri mattina, a Pavia di Udine, al piccolo Federico Pablo Baron, 4 anni, che viaggiava sull'auto guidata dalla mamma, ferita come il conducente dell'altro veicolo coinvolto nel sinistro.
La Procura di Udine ha immediatamente disposto il sequestro dei due mezzi: la Citroen C2, su cui viaggiavano madre e figlio, e il Suv contro cui si sono scontrati. Informata telefonicamente dalla Polizia stradale di Tolmezzo, il pm di turno Claudia Finocchiaro ha dato disposizioni in tal senso, come sempre accade in casi di incidenti stradali, ancor più se con esito mortale. La Procura aprirà quindi un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo, come sempre avviene in questi casi, dopo aver ricevuto la prima informativa scritta della Polizia stradale intervenuta per i rilievi del sinistro. Solo dopo aver letto attentamente la prima ricostruzione del sinistro operata dalla stradale (il carteggio dovrebbe arrivare già entro oggi sul tavolo del magistrato), la Procura valuterà se iscrivere uno o entrambi i conducenti sul registro degli indagati. Un atto dovuto, come sempre avviene in questi casi, anche per consentire agli stessi di nominare dei propri consulenti per assistere alle perizie. Secondo una primissima ricostruzione dei fatti, le due vetture si sarebbero scontrate frontalmente con esiti gravissimi. Sarà invece da stabilire quale dei due mezzi abbia invaso la corsia opposta o se entrambi abbiano in qualche modo superato la linea di mezzeria andando così a collidere. Le indagini dovranno chiarire anche se le tre persone coinvolte nel sinistro avessero attivato tutti i dispositivi di ritenzione previsti dalle norme del codice della strada. È molto probabile che la magistratura decida anche di disporre l'autopsia sul corpicino del povero Federico. Rianimato sul posto dai sanitari del 118, il piccolo è deceduto poco dopo il trasporto in elicottero al Santa Maria della Misericordia di Udine.
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La Procura di Udine ha immediatamente disposto il sequestro dei due mezzi: la Citroen C2, su cui viaggiavano madre e figlio, e il Suv contro cui si sono scontrati. Informata telefonicamente dalla Polizia stradale di Tolmezzo, il pm di turno Claudia Finocchiaro ha dato disposizioni in tal senso, come sempre accade in casi di incidenti stradali, ancor più se con esito mortale. La Procura aprirà quindi un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo, come sempre avviene in questi casi, dopo aver ricevuto la prima informativa scritta della Polizia stradale intervenuta per i rilievi del sinistro. Solo dopo aver letto attentamente la prima ricostruzione del sinistro operata dalla stradale (il carteggio dovrebbe arrivare già entro oggi sul tavolo del magistrato), la Procura valuterà se iscrivere uno o entrambi i conducenti sul registro degli indagati. Un atto dovuto, come sempre avviene in questi casi, anche per consentire agli stessi di nominare dei propri consulenti per assistere alle perizie. Secondo una primissima ricostruzione dei fatti, le due vetture si sarebbero scontrate frontalmente con esiti gravissimi. Sarà invece da stabilire quale dei due mezzi abbia invaso la corsia opposta o se entrambi abbiano in qualche modo superato la linea di mezzeria andando così a collidere. Le indagini dovranno chiarire anche se le tre persone coinvolte nel sinistro avessero attivato tutti i dispositivi di ritenzione previsti dalle norme del codice della strada. È molto probabile che la magistratura decida anche di disporre l'autopsia sul corpicino del povero Federico. Rianimato sul posto dai sanitari del 118, il piccolo è deceduto poco dopo il trasporto in elicottero al Santa Maria della Misericordia di Udine.
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