«In tempi di crisi non si può sprecare denaro pubblico Le tasse? Pagare tutti per pagare meno»

Venerdì 23 Giugno 2017
Evasori, bancarottieri che prosciugano i conti lasciando sul lastrico i fornitori, agricoltori che frodano l'Ue, falsi poveri che incassano i contributi per affitti, trasporti o sussidi per i figli. E ancora frodi a Regione Fvg, Provincia e Comune di Pordenone. Quella scattata dalla Guardia di finanza è una brutta fotografia del Friuli Occidentale. In cinque mesi le Fiamme Gialle hanno individuato 11 frodi comunitarie: si tratta di contributi percepiti indebitamente da agricoltori o impresari per oltre 47,5 milioni di euro. Sei persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria, che dovrà decidere su una proposta di sequestro preventivo per oltre 30 milioni.
Non va meglio nel settore delle prestazioni sociali: 21 persone verbalizzate per false dichiarazioni. Fingendosi poveri ottenevano agevolazioni a scuola, rette, affitto, carta famiglia, esenzione ticket e bonus energia. Altri otto pordenonesi sono stati segnalati alla Corte dei conti per un danno erariale di 400 mila euro. Sono dati emersi durante la cerimonia per il 243° anniversario della Fondazione della Guardia di finanza. Gli uomini del colonnello Stefano Commentucci nella prima parte dell'anno hanno già fatto 120 interventi di prevenzione antiriciclaggio e finanziamento al terrorismo: 7 i denunciati. Sono state anche sviluppate 103 operazioni sospette segnalate dalle banche. C'è poi il paragrafo dei reati fallimentari: 4 indagini e 10 denunciati, di cui sei per reati bancari, societari e assicurativi. Ci sono stati anche casi in cui l'imprenditore, fingendosi vittima della crisi, è fallito mettendosi da parte un tesoretto e facendo precipitare i creditori nella spirale dell'insolvenza.
«L'evasione fiscale - ha ricordato il colonnello Commentucci nel suo intervento - è un freno alla crescita, perchè richiede tasse più elevate per chi le paga, riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti. Genera sperequazioni fra il tenore di vita di chi paga le imposte e di chi, invece, le evade». Quest'anno, da gennaio a maggio, i finanzieri di Pordenone e provincia hanno effettuato 127 ispezioni e 2.100 controlli. Il risultato? Sono stati scoperti 14 evasori totali e paratotali nel settore edilizio e immobiliare. Ma anche nel commercio all'ingrosso e al dettaglio. Nell'elenco figurano anche ristoratori, professionisti e artigiani. Sono stati scoperti evasori totali anche tra i procacciatori d'affari e tra gli intermediari delle assicurazioni. Altri 19 evasori sono stati denunciati per reati penali. E in materia di scontrini e ricevute fiscali sono state contestate 174 posizioni irregolari su 1.450 controlli.
Ma l'attività della Guardia di finanza non si concentra soltanto sugli evasori («Pagare tutti per pagare meno», ha sottolineato Commentucci). Vigila sulla spesa pubblica («Quando c'è crisi non ci si può permettere lo spreco di denaro, specie se pubblico»), sul lavoro nero (11 operai irregolari e 8 datori di lavoro segnalati a Inps e Inail) e sugli appalti pubblici e sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale. Non si fermano i controlli al mercato del falso: 4 denunce in cinque mesi e 1.577 prodotti sequestrati, nonchè 13.270 articoli bloccati perchè non rispettavano le norme di sicurezza. Ci sono, infine, l'attività delle 600 pattuglie impiegate in sinergia con altre forze dell'ordine e l'attività antidroga, che ha già portato a 4 denunce e al sequestro di 100 grammi sostanze stupefacenti.
Commentucci ha concluso il suo intervento con parole di elogio per i suoi uomini: «Spirito di servizio e indiscutibile lealtà istituzionale». Ha ricordato che quello del finanziere è un «lavoro oscuro» e che le «carriere non si costruiscono sull'interesse personale»: «I risultati conseguiti e che conseguiremo sono la testimonianza del vostro impegno».
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