TRIESTE - Duecentosessanta. È il numero di migranti sbarcati al Sud annunciato dal Viminale per l'ospitalità provvisoria in Friuli Venezia Giulia. Duecento questa settimana, i rimanenti sessanta pochi giorni più tardi. La misura, evidentemente a carattere di emergenza, è stata adottata di concerto con i prefetti del Fvg e la Regione. Nelle parole di Mario Morcone, direttore del Dipartimento Immigrazione del Viminale, non dovrebbe preludere ad altri arrivi dal Mediterraneo sul territorio regionale, ma anzi a prossimi alleggerimenti. I migranti saranno distribuiti in tutte e quattro le province. Con questa operazione le presenze di migranti superano le quattromila persone e siamo perciò ben lontani dal tetto fissato a suo tempo in poco più di 2.500 unità. È stato lo stesso commissario del Governo, Annapaola Porzio, a certificare che il Fvg non potrà fornire contributi più elevati sul fronte immigrazione. Intanto la consigliera regionale Barbara Zilli (Lega) attacca la Giunta: «La situazione è esplosiva. Come si può pensare di ricevere altri immigrati - chiede - quando il Cie e la stessa Cavarzerani stanno scoppiando?». Declina allarmismi l'assessore regionale Gianni Torrenti, che garantisce un impatto "soft" e addebita «ogni strumentalizzazione» al clima elettorale.
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