I banditi dei colpi ai market forzano due posti di blocco

Domenica 31 Luglio 2016
Inseguimento a tutto gas la scorsa notte da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Udine, comandata dal maggiore Alberto Granà. Era circa l'una di ieri, quando, in via Romagna, a Udine, un'automobile non si è fermata a un posto di controllo; all'alt dei militari dell'Arma, infatti, l'autista della vettura, una Alfa Romeo Giulietta di colore grigio, ha fatto immediata retromarcia ed è scappato a tutta birra per le vie della città, inseguito subito dai carabinieri che però, poi, all'altezza di via Torino e di via Biella, l'hanno perso. Hanno continuano a perlustrare la zona ma non c'è stato modo di individuare la vettura fuggitiva.
Poco dopo, ma a Remanzacco, altro posto di controllo forzato, in prossimità del bivio di via Strada Oselin: in questo caso si trattava sempre di una Alfa Romeo Giulietta ma di colore nero; autista e occupanti, tre persone in tutto, hanno accelerato e sono scappati senza fermasi; altro inseguimento, quindi, da parte dei carabinieri, fino al confine con il territorio del Palmarino. La vettura, di cilindrata molto potente, è sparita in un lampo, ma i militari sono riusciti a registrare la targa: era una Giulietta rubata a un cittadino di Treppo Grande alcune settimane fa, il cui proprietario aveva sporto denuncia: si tratta della Giulietta nera avvistata di notte, più volte, in questi ultimi giorni, sempre con tre persone a bordo, in occasione dei colpi messi a segno, a raffica, in una decina tra market e discount di tutta la provincia di Udine.
Verso le 2 e mezza, infine, una segnalazione pervenuta al 112 ha fatto trovare la Giulietta nera a Udine, in via Monte Nevoso, a poca distanza dal campo nomadi di via Monte Sei Busi. Era in fiamme e per domare l'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco di Udine. Il rogo ha distrutto la Alfa e ha danneggiato in parte anche un'altra vettura che era posteggiata lì vicino. Dentro alla carcassa del mezzo sono stati rinvenuti arnesi da scasso, aspetto che conferma come la macchina sia stata usata per rubare e razziare. Adesso è caccia alla Giulietta grigia, di cui non è stato possibile registrare la targa.
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