PORDENONE - (su.sal.) I medici Gioia Bruschi e Angelo Stuto sono stati assolti dall'accusa di truffa perché il fatto non sussiste. È questa la formula con la quale, ieri mattina, il giudice monocratico Giorgio Cozzarini ha chiuso l'ennesimo capitolo della vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti diversi professionisti dell'ospedale Santa Maria degli Angeli.
Per quanto riguarda Bruschi, difesa dall'avvocato Alessandro Sperotto, era accusata in qualità di medico ospedaliero che esercitava anche l'attività libero professionale intramuraria, di aver omesso in 134 occasioni (e in violazione delle regole che disciplinano le attività mediche), di timbrare il badge magnetico personale al momento di iniziare le prestazioni in regime di libero professionista, all'interno dell'ospedale. E così facendo avrebbe indotto in errore la direzione ospedaliera e percepito 4mila euro non dovuti, con conseguente danno per la pubblica amministrazione. Stesse accuse per Stuto, difeso dall'avvocato Marco Zucchiatti: in questo caso il medico avrebbe omesso di timbrare il 90 occasioni il badge magnetico personale, ottenendo ingiustamente 1.783 euro con conseguente danno per la pubblica amministrazione. Accuse che il giudice monocratico Cozzarini ha ritenuto infondate, tanto che ieri mattina i due medici sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
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Per quanto riguarda Bruschi, difesa dall'avvocato Alessandro Sperotto, era accusata in qualità di medico ospedaliero che esercitava anche l'attività libero professionale intramuraria, di aver omesso in 134 occasioni (e in violazione delle regole che disciplinano le attività mediche), di timbrare il badge magnetico personale al momento di iniziare le prestazioni in regime di libero professionista, all'interno dell'ospedale. E così facendo avrebbe indotto in errore la direzione ospedaliera e percepito 4mila euro non dovuti, con conseguente danno per la pubblica amministrazione. Stesse accuse per Stuto, difeso dall'avvocato Marco Zucchiatti: in questo caso il medico avrebbe omesso di timbrare il 90 occasioni il badge magnetico personale, ottenendo ingiustamente 1.783 euro con conseguente danno per la pubblica amministrazione. Accuse che il giudice monocratico Cozzarini ha ritenuto infondate, tanto che ieri mattina i due medici sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
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