Fusilâz, battaglia per la riabilitazione

Mercoledì 29 Giugno 2016
CERCIVENTO - Il primo luglio 1916 a Cercivento in Carnia si consumò uno degli episodi più truci della Grande guerra: la fucilazione di quattro alpini del battaglione Monte Arvenis. Erano Silvio Gaetano Ortis da Paluzza, Giovanni Battista Corradazzi da Forni di Sopra, Basilio Matiz da Timau e Angelo Massaro da Maniago. I così detti fusilâz, «colpevoli» di essersi rifiutati di compiere un'azione militare ritenuta ormai «suicida» ai fini dei combattimenti in corso in quel periodo sul fronte carnico.
Da tempo in molti si sono mobilitati per chiedere la loro riabilitazione (attualmente la proposta di legge, dopo il sì della Camera, è ferma al Senato, ndr) e con loro a tutti i soldati condannati a morte con la stessa accusa.
In questi giorni in Provincia a Udine si è tenuto un convegno promosso dall'Università di Udine in collaborazione con l'amministrazione locale, da giovedì 30 giugno diversi gli appuntamenti celebrativi proprio nella piccola comunità carnica. «Cercivento si prepara a commemorare i quattro alpini fucilati nel 1916 - spiega il sindaco Luca Boschetti -. Sono passati 100 anni esatti e ancora stiamo combattendo per la loro riabilitazione, ma a noi non serve un pezzo di carta da Roma, per noi sono Alpini e basta, rendiamo loro gli onori come meritano».
Ecco quindi che domani alla Cjase da Int di Cercivento, con inizio alle 20.30, avverrà la presentazione del Video Due soldati, due storie un'unica grande guerra a cura della classe 3.B della Scuola media di Artegna, quindi la presentazione di un annullo postale filatelico, musiche e brani a tema. Venerdì dalle 18 la Messa e poi il corteo al cippo commemorativo, quindi l'orazione del professor Guido Crainz e i brani di Luigi Maieron. Sabato il concerto da Requiem e domenica una lettura scenica.
David Zanirato
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