Fuma uno spinello a scuola Finisce in ospedale a 14 anni

Sabato 23 Gennaio 2016
Consuma della sostanza stupefacente a scuola e si sente male. Tanto da essere ricoverata in ospedale. È successo l'altra mattina, in una scuola di Udine. Protagonista della brutta avventura un'allieva dell'istituto di 14 anni di età. Da quando si è potuto apprendere, la ragazza ha fumato uno spinello durante l'orario di lezione, forse nella stanza dei servizi igienici o nelle aree comuni esterne, nel momento della ricreazione. Forse era la prima volta, per lei. O forse la sostanza stupefacente questa volta l'ha fatta stare molto male, per cause che dovranno valutare i medici del Santa Maria della Misericordia di Udine, che l'hanno assistita, e i militari della Compagnia cittadina che stanno seguendo il caso. La giovane, che vive in un paese alle porte del capoluogo friulano, si è sentita mancare e ha chiesto aiuto ai compagni di classe. Gli insegnati e il personale della scuola si sono immediatamente attivati per aiutarla e hanno chiamato i sanitari del 118. L'èquipe medica ha raggiunto subito la struttura e ha prestato le prime cure alla 14enne che, molto spaventata, è stata confortata anche psicologicamente e quindi accolta in ospedale dove ha ricevuto l'assistenza necessaria. Per lei, fortunatamente, nessuna grave conseguenza. Dopo diverse ore trascorse nel nosocomio in osservazione, è stata dimessa e affidata ai familiari. Il dirigente scolastico ha ritenuto importante anche informare subito i carabinieri che adesso stanno indagando tra i ragazzi che frequentano l'istituto per capire se la 14enne abbia reperito la sostanza stupefacente nel giro di amicizie fatte tra i banchi, quindi in seno a un possibile spaccio a scuola, o al di fuori della struttura educativa. Sul fatto gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.
Il Comando di Udine dei carabinieri viene chiamato diverse volte dai dirigenti scolastici, non solo quelli attivi in città ma anche in provincia, per eseguire in forma preventiva delle verifiche: con l'ausilio delle unità cinofile, i militari dell'Arma controllano gli armadietti e anche le stanze dei bagni, quindi i punti dove i ragazzi possono occultare piccole quantità di droga, così da prevenire il consumo e lo spaccio tra i giovani e i giovanissimi.
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