Fondi per la casa senza diritto, studentessa condannata

Mercoledì 1 Giugno 2016
Aveva ottenuto dalla Regione un contributo di 25.550 euro per l'acquisto di un immobile a Lignano presentando documentazione che attestava un patrimonio di 11 mila euro. Ma, secondo l'accusa, non ne avrebbe avuto diritto. Una studentessa friulana, all'epoca poco più che ventenne, è stata condannata ieri dal gup Florit a 10 mesi per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Il giudice le ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, subordinato alla restituzione del contributo. Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Claudia Danelon che al termine dell'abbreviato aveva chiesto una condanna a 6 mesi, la ragazza avrebbe trasferito la residenza solo formalmente, continuando a vivere in casa dei genitori. E avrebbe omesso di indicare, nella domanda, i 300 mila euro utilizzati per l'acquisto dell'immobile. Ma l'avv. Roberto Mete, che ne ha invocato l'assoluzione, già preannuncia appello. «Siamo convinti che sia stata proposta una domanda corretta, peraltro avallata da tutti professionisti che le hanno offerto consulenza», ha affermato, escludendo che la ragazza potesse avere consapevolezza di dover indicare anche i soldi erogati dai familiari, come mutuo o donazione. La difesa ha contestato la tesi del trasferimento fittizio della residenza, «smentito dal giovane convivente». «In ogni caso non è stato supportato da alcuna valida prova da parte dell'accusa. I controlli della Polizia locale sono stati fatti in orari in cui chiunque abbia un lavoro o un qualsiasi altro impegno non poteva trovarsi in casa».(((viottoe)))

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