UDINE - Proprio nei giorni del lutto e del dolore per la morte di Giulio Regeni, quando il caso fa salire la tensione tra diplomazie, la rete dei contatti commerciali viceversa continua a infittirsi. Ciò a livello nazionale, ma anche locale. «Malgrado competitività e profili di rischio diversi, i due Paesi mediterranei, Egitto e Turchia, sono dei mercati con previsioni di crescita dell'export italiano del 4-5 per cento», si legge nella presentazione dell'iniziativa programmata alla Camera di commercio di Udine, questo giovedì 11 febbraio, alle 9.30. Al seminario sarà illustrata la missione economica multisettoriale in Egitto e Turchia che sarà intrapresa dal 7 al 12 maggio prossimi. Dopo i saluti di benvenuto da parte dei vertici della Camera di commercio parlerà per il "focus Egitto" della ripartenza dell'export e degli investimenti Massimiliano Pio Sponzilli, direttore Agenzia Ice, Ufficio del Cairo.
Sul piatto opere imponenti: dal Maadi Contact Centre, al porto industriale di Safaga, fino alla costruzione di quattro nuovi stadi per 360 milioni di dollari. «L'ambizioso piano di investimenti illustrato nella conferenza di Sharm el Sheikh nel marzo 2015 prevede investimenti per 80-90 miliardi di dollari su una pluralità di settori: energia, edilizia residenziale, grandi opere infrastrutturali, trasporti e logistica - si avverte -. Da segnalare anche le opportunità nel settore delle telecomunicazioni, tra i settori di maggior crescita nel Paese».
Sul piatto opere imponenti: dal Maadi Contact Centre, al porto industriale di Safaga, fino alla costruzione di quattro nuovi stadi per 360 milioni di dollari. «L'ambizioso piano di investimenti illustrato nella conferenza di Sharm el Sheikh nel marzo 2015 prevede investimenti per 80-90 miliardi di dollari su una pluralità di settori: energia, edilizia residenziale, grandi opere infrastrutturali, trasporti e logistica - si avverte -. Da segnalare anche le opportunità nel settore delle telecomunicazioni, tra i settori di maggior crescita nel Paese».
