È stata avanzata da Vivere il fiume

Domenica 25 Giugno 2017
È stata avanzata da Vivere il fiume
Tornano gli occhi dei privati sul Noncello. Anzi del privato, perché il soggetto in campo resta Vivere il fiume e ha pronto un progetto per riqualificare l'area fluviale che guarda in faccia la sponda sinistra del Noncello.
Con ogni probabilità - sono le indicazioni che giungono dall'amministrazione Ciriani - si procederà solo nel 2018, in quanto il Comune sta aspettando integrazioni e business plan correlati al progetto, ma il piano c'è e prevede di trasformare il lato del fiume rivolto verso l'hotel Santin in un polo sportivo e del divertimento. Là dove c'era il vecchio campo di calcio San Marco, quindi, potrà sorgere un complesso fatto di attrezzature sportive da utilizzare nel periodo estivo e da mettere a disposizione anche delle attività di doposcuola.
«Si tratterebbe - spiega l'assessore Cristina Amirante - di un centro polifunzionale da realizzare tra via Pola, la rotatoria dell'hotel Santin e il ponte di Adamo ed Eva». Poi sarà necessario pensare ad una riconfigurazione delle aree: nessun problema di natura amministrativa per quelle già di proprietà non pubblica (perlopiù parrocchiali), mentre per la terra che appartiene al Comune si potrà lavorare tramite delle concessioni e con l'istituto del paternariato pubblico-privato.
Tornando al progetto, la parola chiave è intrattenimento, di ogni tipologia. All'interno del parco fluviale, grazie all'investimento del privato, potrebbe nascere un'area da destinare a concerti, rappresentazioni teatrali all'aria aperta, manifestazioni sportive e degustazioni enogastronomiche. Il tutto senza strutture fisse, ma anche senza dispendio di energie e risorse da parte dell'ente comunale. Saranno sufficienti gli strumenti che l'urbanistica mette a disposizione per la cessione di aree pubbliche a privati, poi starà a questi ultimi mettere mano al portafoglio.
La valorizzazione del Noncello, obiettivo da perseguire anche strizzando l'occhio agli investitori privati, è tra le priorità dell'amministrazione Ciriani sin dal suo insediamento. A ottobre per la prima volta si era parlato dell'interesse di alcuni imprenditori per l'area riconducibile alla sponda sinistra del fiume. I tempi sono leggermente più dilatati (allora si parlava della primavera 2017), ma il progetto resta in piedi e ora ha un nome e un cognome. Restano i passi burocratici per trasformarlo in realtà.
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