È in vigore da novembre

Mercoledì 18 Gennaio 2017
È in vigore da novembre
I primi casi erano stati già segnalati da diversi utenti nel novembre scorso. Ma nelle ultime due settimane le segnalazioni e le proteste hanno subìto un'impennata. I casi di bollette della luce, del gas e del telefono che arrivano tardi - o già scadute - nella buca delle lettere degli utenti sono sempre di più. E non mancano i casi - le segnalazioni in questo senso riguardano in particolare le bollette telefoniche per chi non ha la domiciliazione in banca - saltano di mese in mese. Una situazione che oltre a creare disagi per il cittadino comporta anche un esborso dovuto al pagamento della bolletta in ritardo. Dopo i disagi per i ritardi sulla consegna dei referti ospedalieri riesplode il caos bollette. E c'è anche chi si è trovato di fronte alla pratica dello scaricabarile: chiamando il numero delle informazioni di Telecom 187 si viene informati che la società ha emesso le bollette nei tempi regolari e che i disguidi sarebbero da imputare a eventuali ritardi nella consegna della corrispondenza. Più complicato per gli utenti, invece, cercare di ottenere informazioni telefoniche chiamando i numeri indicati nell'elenco telefonico e nel sito delle Poste. Un problema quello dei ritardi non certo nuovo e dovuto al cambio, introdotto tra ottobre e novembre in provincia di Pordenone, del sistema del recapito che ora prevede la consegna a giorni alterni. Ma a sentire diversi residenti, in particolare di Pordenone e dei quartieri della città, anche se i problemi non mancano negli altri mandamenti della provincia, il postino passa solo due volte la settimana. E serie difficoltà sono state segnalate anche dalla società concessionaria del Comune di Pordenone per la pubblicità e la riscossione: ben prima di Natale sono state spedite a tutti titolari di insegne (negozi, bar, esercizi commerciali in genere) il modulo per il pagamento dell'imposta che scade il 31 gennaio. A ieri la società dichiarava che moltissimi esercenti non avevano ancora ricevuto per posta la documentazione per poter eseguire i pagamenti. «La situazione - spiegano dalla direzione di Poste Italiane - cui stiamo facendo fronte dipende da una serie di situazioni che si sono verificate nell'ultimo periodo. Il sovraccarico di corrispondenza per le festività si è sommato al cambio tra portalettere assunti a tempo determinato: i nuovi devono prendere confidenza con le zone territoriali affidate. Inoltre, alcuni portalettere sono a casa in malattia colpiti dal virus dell'influenza». Evidentemente il cambio di sistema nel recapito deve essere ancora digerito.
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