Duemila alla fiaccolata sotto la pioggia

Lunedì 8 Febbraio 2016
FIUMICELLO - «La morte di Giulio non rimanga vana. Non vadano dispersi il suo lavoro, il suo impegno, il suo desiderio di cambiare le cose. Perché, come ricordava il suo mito, il poeta Pierpaolo Pasolini, il peggiore oltraggio è l'indifferenza, il vedere che le cose non vanno e non fare nulla». Così, nel tardo pomeriggio di ieri, a Fiumicello, il sindaco Ennio Scridel, al termine della fiaccolata silenziosa che ha visto la presenza di circa duemila persone organizzata dall'amministrazione municipale in sua memoria. Un corteo che si è staccato dal piazzale antistante la sede del Comune, nonostante la pioggia, e che ha raggiunto in breve tempo il centro polifunzionale dove il primo cittadino ha voluto ringraziare il 28enne per il suo impegno e coerenza di vita: «Un filo ci unisce e manifesta la nostra forza, la nostra volontà. Giulio era cittadino mitteleuropeo, pretendeva e difendeva equità. Per lui vogliamo la verità, tutti si rimbocchino le maniche». Scridel ha citato il poeta Rainer Maria Rilke che nel 1911-12 aveva fatto lo stesso percorso di Giulio: Egitto e poi Duino; ha anche citato Falcone e Gramsci. Con lui presenti molti colleghi della Bassa Friulana tra cui quelli dei Comuni di Ruda, Aiello, San Giorgio, Bicinicco, Campolongo,  Marano, Carlino, il sindaco di Udine e alcuni dell'Isontino tra cui Monfalcone e Staranzano. Per la Regione gli assessori Torrenti e Shaurli, insieme ai referenti della Provincia di Udine. «Grazie Giulio per questo dono della tua vita e grazie per il gravoso e doveroso impegno che ci lasci; noi cercheremo di assolverlo al meglio, ma sappi che continueremo a chiedere il tuo aiuto» ha detto poi il parroco, don Luigi Fontanot: «Come uomo di fede, che nei diversi incontri e colloqui che abbiamo avuto so che tu hai condiviso, devo dire grazie a Dio, Jhavé Padre, Allah o come vogliamo chiamarlo. Grazie a Dio per averci dato, Giulio». Don Luigi ha ricordato le figure di Jan Palach, di Papa Paolo VI, sottolineando il Martirio di Giulio. «So che non lasci sola la tua famiglia, pur con il vuoto che il tuo sacrificio ha ora lasciato, e non lasciare noi soli in questo compito di testimonianza in cui ci hai coinvolto». Commoventi, infine, gli interventi del sindaco del "Governo dei giovani" e del suo vicesindaco che hanno ricordato il giornalino del gruppo e un'intervista che aveva rilasciato loro «da grande», anche quella incentrata sul concetto di libertà dei popoli e del rispetto delle culture diverse: «Giulio è una persona speciale, con grande curiosità intellettuale, grande gioia di vivere, tanto entusiasmo e desiderio di andare sempre a fondo nelle cose. Un grande esempio di vita, di umanità. Non vogliamo e non dobbiamo dimenticarlo. Ci stringiamo in un affettuoso abbraccio a lui e alla sua famiglia ricordando un brano de Il Piccolo Principe che dice: 'non si vede bene che con il cuore'. Con noi siamo vicini a chi ora lo piange insieme alla consulta comunale dei ragazzi di Ronchi dei Legionari, del consiglio comunale dei ragazzi di Aiello e con la sezione Unicef di Gorizia» hanno detto i due giovanissimi amministratori di Fiumicello.
P.T.

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