Dubbi sugli incentivi, processo al via

Mercoledì 20 Settembre 2017
PORDENONE - Che avrebbe potuto beneficiare di un incentivo riservato alla ricerca industriale, sviluppo e innovazione, l'imprenditore Gian Siro Lupato di Roveredo in Piano lo scoprì durante uno studio commissionato per cercare nuovi materiali e tecnologie per la Lupato Meccanica Srl di Roveredo. C'era la possibilità di chiedere il contributo attraverso il Polo tecnologico di Pordenone. E così fece rivolgendosi a una società di consulenza, la Kosmotek di Olivo De Bernardo, che gestì tutte le pratiche. Era il 2012. La Regione Fvg diede il via libera a un contributo di 136.755 euro per la ricerca di nuove tecnologie per la lavorazione di materiali lapidei e di 93.499 euro per sviluppare un nuovo profilo per gesso rivestito. Improvvisamente la pratica fu sospesa. La Procura di Pordenone, attraverso la Guardia di finanza, stava infatti indagando su una presunta truffa degli incentivi che coinvolgerebbe decine di aziende pordenonesi. Nell'ambito del procedimento finì anche la pratica della Lupato.
All'imprenditore è successivamente stato notificato un decreto penale di condanna per due ipotesi di tentata truffa aggravata ai danni della Regione. Attraverso l'avvocato Alessia Crapis si è opposto al provvedimento e ha deciso di affrontare il processo per dimostrare che non ha mai avuto intenzione di raggirare la Regione. L'attività di ricerca per la quale aveva chiesto gli incentivi è stata effettivamente realizzata e l'azienda di Roveredo la sta già applicando. Ieri il processo si è aperto davanti al giudice Consuelo Licia Marino con l'ammissione delle prove e delle liste testimoniali. Si torna in aula a febbraio. Non c'è stata costituzione di parte civile, anche perchè gli incentivi, in ogni caso, non sono mai stati incassati.
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