De Canio salvatore a tempo

Martedì 15 Marzo 2016
La sconfitta dell'Udinese con la Roma, ma anche la contestazione di cui la squadra è stata oggetto prima e dopo il match sono state fatali a Stefano Colantuono che ieri mattina ha ricevuto il benservito da parte di Gino Pozzo. Al suo posto ecco una vecchia conoscenza dell'Udinese, il materano Luigi De Canio, 58 anni, che ha già guidato i bianconeri dal luglio 1999 al marzo 2001 (fu esonerato il 18 marzo di quell'anno dopo l'1-3 casalingo con il Parma), giunto in sede nel tardo pomeriggio di ieri per firmare il contratto che lo legherà all'Udinese sino a giugno.
Il tecnico lucano fungerà da traghettatore, mentre per il futuro prende sempre più corpo l'ipotesi Stefano Pioli. Colantuono ormai aveva perso il controllo della squadra: in due mesi e mezzo le azioni dell'Udinese sono crollate, in 11 gare i bianconeri hanno conquistato appena 6 punti avvicinandosi sempre più alla zona retrocessione. La società dunque punta più che mai su De Canio per salvare la squadra, obiettivo alla sua portata se consideriamo il potenziale che da oggi avrà a disposizione. Tre ore dopo aver parlato con Pozzo, De Canio ieri alle 10 è partito in auto alla volta di Udine e ha accettato l'offerta ben sapendo che l'Udinese rappresenta per lui l'ideale trampolino di rilancio. Oggi, prima di scendere in campo per guidare la seduta preparatoria, verrà presentato alla stampa. La scelta su De Canio è ricaduta per due motivi: innanzitutto è personaggio esperto e conosce l'ambiente friulano; inoltre anche dopo essere stato esonerato da Pozzo (Gianpaolo) nel marzo del 2001, ha sempre mantenuto rapporti cordiali con la proprietà. La prima volta di De Canio all'Udinese risale al luglio 1999 quando a sorpresa Gianpaolo Pozzo non rinnovò lo fiducia a Francesco Guidolin, che pure aveva portato in Europa i bianconeri.
La prima avventura di De Canio a Udine è caratterizzata da 57 incontri di campionato, con 22 vittorie, 12 pareggi, 23 sconfitte. «I risultati dell'Udinese sono sotto gli occhi di tutti - è intervenuto Giaretta - se poi consideriamo anche la situazione ambientale, la protesta dei tifosi, ecco spiegato il doloroso provvedimento adottato. Una decisione tutt'altro che indolore, ma va detto che la squadra ha un valore tecnico importante, non quello che potrebbe far credere la classifica. Ora però dobbiamo essere bravi anche noi, faremo tutto per salvarci. Dopo il girone d'andata avevamo 14 punti e in gennaio abbiamo pure rinforzato la squadra. Era inimmaginabile ritrovarci dove siamo. Ora dobbiamo ricompattarci, l'Udinese vera non è quella ammirata nelle ultime gare, i tifosi non sono quelli di domenica; la storia dice che sono tra i più corretti».
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