Corre la spesa dei farmaci

Domenica 14 Febbraio 2016
È una missione impossibile per le regioni rispettare il tetto del 3,5% della spesa farmaceutica ospedaliera sul totale del fabbisogno sanitario, che in Fvg addirittura subisce un lieve incremento da maggio a settembre 2015, registrando uno sforamento di 4,43% nei primi nove mesi, seppure ben al di sotto della media nazionale del 5,06%, stando agli ultimi dati Aifa. Unica promossa è la Provincia autonoma di Trento con il 3,37%. Tra gennaio e settembre 2015, la spesa farmaceutica ospedaliera ha pesato in regione per oltre 76 milioni di euro, quando il rispetto del tetto massimo del 3,5% si sarebbe dovuto attestare sui 60milioni sul totale del fabbisogno sanitario di oltre 1 miliardo e 700milioni di euro.
In termini assoluti, dunque, lo scostamento è pari a oltre 16milioni di euro. Tenere i conti apposto su questa voce di spesa sembra dunque una battaglia persa e anche per il 2016 si chiedono riduzioni agli ospedali. A Udine la spesa farmaceutica ospedaliera dovrà essere ridotta del 2% rispetto al valore 2015, avendo registrato un incremento superiore al 5,2% e la riduzione sarà di 628.000 euro, attenendosi a un valore soglia di 30.802.330; va considerato, inoltre, che le previsioni in conto economico alle voci «prodotti farmaceutici» sono incrementate poi di 12.587.526 euro per i farmaci in mobilità regionale e di 346.744 euro per i farmaci in mobilità extra regione. Anche agli Ospedali riuniti di Trieste è prevista per il 2016 una forte riduzione della spesa farmaceutica in generale e in particolare per alcune classi di farmaci-inibitori di pompa protonica - in controtendenza rispetto al resto della regione, operando sulla appropriatezza prescrittiva e non su tagli lineari. La quota di rientro dovrà essere dello 0,5% rispetto ai costi 2015.
Un'altra nota dolente si trova alla voce «spesa per la distribuzione diretta di fascia A» che ha visto in Fvg un aumento esponenziale del 42,8% nel raffronto tra i primi 9 mesi del 2014 e i primi 9 del 2015, passando da oltre 44milioni a oltre 63milioni di euro, un aumento di 19milioni. In compenso viene rispettato il tetto massimo dell'11,5% della spesa farmaceutica territoriale con l'11,23% che tradotto in numeri significa un costo di 188milioni di euro.
A scendere, invece, è il numero di ricette, un calo ormai costante, che vede un'ulteriore contrazione del 3,7% tra gennaio-settembre 2015, rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, 330mila ricette in meno. Un'ulteriore nota di merito riguarda la spesa pro capite per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche: il Fvg si mette in bella mostra con 114 euro rispetto alla media nazionale di 133,1 euro. Aumenta, infine, del 7,6% il consumo di farmaci a brevetto scaduto, i cosiddetti equivalenti, disponibili sul mercato ad un prezzo inferiore, almeno del 30%, del prezzo del farmaco con brevetto ancora valido.(((zancanerl)))

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci