Con 20 mila controlli furti calati del 10% In aumento i dissidi

Martedì 7 Giugno 2016
Quasi ventimila controlli (+5%) in un anno e 25.855 persone identificate. La paletta dei Carabinieri si è poi alzata 17.519 volte (+6%) per intimare l'alt. Il risultato? I furti sono calati del 10%: 3.314 contro i 3.691 registrati nel periodo giugno 2014 e giugno 2015. I controlli notturni, che tanti sforzi hanno richiesto alle Compagnie di Pordenone, Sacile e Spilimbergo, hanno abbattuto i furti nelle abitazioni del 27% (645 contro 887 del periodo precedente), negli esercizi commerciali del 6% (238 contro 254). Sono state violate 401 auto in sosta contro le 408 dell'anno passato (-2%) e sono stati rubati 65 tra ciclomotori e auto (-11%, erano 73 in precedenza). Sono invece aumentati i furti con destrezza (+9%), passati da 310 a 339, e che in molti casi hanno come vittime gli anziani.
La centrale operativa del 112 riceve in media 88 chiamate al giorno, molte delle quali riguardano dissidi, ben 508 in un anno. E forse non è un caso se il colonnello Mario Polito, alla festa per il 202° anniversario dell'Arma, ha esortato i suoi uomini a fare in modo che «le nostre caserme diventino una casa, una famiglia, dove la porta è sempre aperta, dove regna accoglienza, ascolto e comprensione». È una sfida importante quella a cui sono chiamati i comandanti delle 19 stazioni della provincia di Pordenone. Polito si è soffermato a lungo sull'identità del carabiniere diventato un punto di riferimento proprio per la crescente domanda di sicurezza dei cittadini. «Quindi non solo un professionista della sicurezza - ha sottolineato il comandante del Comando provinciale - ma un interlocutore di più ampio respiro del corpo sociale, capace di farsi interprete delle effettive esigenze dei cittadini». Ha anche aggiunto che quando un'attività come quella dei carabinieri incide sul destino di una persona, «vittima o aguzzino che sia, motivazione e coscienza non sono meno importanti di perizia e conoscenza». Il colonnello Polito ha inoltre ricordato le vittime del dovere: la voce si è spezzata quando ha ricordato il maresciallo Silvio Mirarchi, ucciso il 1. giugno durante un'operazione antidroga a Marsala.
Ha saluto il prefetto, il questore, il sindaco (ultima comparizione di Claudio Pedrotti con la fascia tricolore), parlamentari e magistrati sperando di poterli accogliere il prossimo anno nella nuova caserma. I lavori sono finiti. Restano da definire i dettagli dei contratti con il ministero, poi entro fine 2016 il trasloco.
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