Ciriani (FdI): «Via la Siae dagli eventi benefici»

Domenica 14 Febbraio 2016
TRIESTE - Abolizione delle tariffe Siae per tutte le manifestazioni organizzate dalle amministrazioni locali e dalle associazioni senza scopo di lucro del Friuli Venezia Giulia. A chiedere che la Giunta regionale si attivi con tempestività presso il Governo per ottenere l'esenzione totale del pagamento delle tariffe della società italiana autori ed editori è il consigliere pordenonese Luca Ciriani (FdI) con una mozione ad hoc sottoscritta anche da Forza Italia, Autonomia responsabile e Nuovo Centrodestra: «La Siae - spiega Ciriani - applica tariffe anche alle manifestazioni a carattere comunale, feste di paese, bande musicali e associazioni senza scopo di lucro nelle quali spesso le riproduzioni hanno ad oggetto non soltanto opere riconducibili ad un autore ma anche opere della tradizione popolare per le quali vi è l'esenzione del pagamento dei diritti d'autore».
Per manifestazioni gratuite con meno di 3mila partecipanti devono essere corrisposti quasi 800 euro mentre, se sono più di 3mila, sono dovuti più di mille euro: «È inaccettabile - rincara il consigliere - che la Siae chieda mille euro ad un Comune per permettere di fare musica durante le manifestazioni carnevalesche, nelle quali non soltanto non viene fatto pagare alcun biglietto di ingresso ma nemmeno vi è alcun ritorno economico anche indiretto».
«In questi casi - aggiunge l'ex vicepresidente della Regione - tutta la manifestazione viene organizzata gratuitamente dai volontari». Solo in due casi il diritto d'autore non si paga: festa casalinga in ambito famigliare o privato senza introiti e quando l'esibizione musicale riguarda pezzi di autori scomparsi da 70 anni. Secondo Ciriani è necessario che la Giunta Serracchiani intervenga a livello nazionale: «Questa proposta sposa la linea che perseguiamo da tempo - commenta il capogruppo Ncd Alessandro Colautti - ben venga tutto ciò che può alleggerire il peso fiscale e tributario che grava su imprese, associazioni e cittadini». «Pensiamo alle tante piccole realtà locali che fanno spettacoli», conclude Colautti».Elisabetta Batic

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