Bloccato nella forra salvato dai pompieri

Lunedì 24 Luglio 2017
Cerdevol Curnila, tra Pielungo e San Francesco, è uno dei luoghi di balneazione selvaggi più belli d'Europa. Acqua smeraldina, cascate, rocce scavate che formano vasche naturali, la zona attira sempre più turisti desiderosi di passare una giornata in mezzo alla natura incontaminata, rinfrescandosi nelle fredde acque del torrente Arzino. E anche ieri c'è stata un'invasione: giovani, famiglie con bambini al seguito, anziani. Ma non tutti conoscono i pericoli dell'Arzino e delle sue forre e si gettano sul torrente come se fossero sulla spiaggia di Lignano, senza fare i conti con la potenza della corrente che in alcuni punti diventa impossibile contrastare. Ne sa qualcosa il 43enne pordenonese, di origine algerina, che ieri pomeriggio è stato soccorso e tratto in salvo dai vigili del fuoco di Maniago. L'uomo - S.K. - si trovava a Cerdevol Curnila con la moglie e i tre figli; ha deciso di farsi un bagno rinfrescante nell'Arzino, ma quando ha cercato di tornare ha riva non è riuscito perchè la corrente lo ha trascinato verso la forra denominata Vat de la Curnila, circondata da rocce scivolose. Vista la malaparata e la temperatura dell'acqua, qualcuno ha chiamato i soccorsi.
Erano le 13.07. I vigili del fuoco del distaccamento di Maniago sono arrivati sul posto e, con la collaborazione della squadra spleleo-alpino-fluviale, la Saf di Pordenone, si sono imbragati e calati nella forra. Con l'aiuto delle corde sono riusciti a portare in salvo l'uomo. S.K. non aveva riportato ferite, solo una lieve ipotermia. Le fasi del soccorso si sono sviluppate sotto gli occhi della famiglia del 43enne algerino e di numerosi turisti. L'intervento si è concluso alle 16.40 con un caloroso applauso ai vigili del fuoco che si sono calati per 50 metri nella forra e hanno recuperato il bagnante.
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