BccPn nel colosso Iccrea, il sì dei soci

Lunedì 22 Maggio 2017
Via libera dei soci - oltre mille ieri all'assemblea in Fiera - della Bcc Pordenonese all'adesione al gruppo nazionale Iccrea di Roma, oltre al bilancio 2016. La proposta è passata di fatto all'unanimità, un solo voto contrario. «Con il Gruppo Iccrea condividiamo da tempo percorsi e obiettivi ha affermato il Presidente Lorenzon ne conosciamo la solidità patrimoniale ma anche le capacità in termini di servizi e di opportunità che consentono alle Bcc di operare in modo competitivo all'interno di scenari bancari nazionali e internazionali. Il Gruppo bancario Iccrea è già un importante attore del sistema bancario italiano, dispone fin da ora di tutti i requisiti richiesti dalla normativa per le candidate capogruppo ed è già soggetto alla vigilanza della Banca Centrale Europea da novembre 2014». Prima del voto il presidente ha spiegato: «Per la nostra banca ha proseguito il presidente questo significa poter continuare a destinare il patrimonio a sostegno dello sviluppo dei nostri territori. Un altro elemento decisivo nella nostra decisione è rappresentato dall'estrema flessibilità che Iccrea ha dimostrato riguardo la questione informatica. Non esiste nessuna barriera all'ingresso circa l'utilizzo di un sistema informatico o di un altro: solo l'Istituto centrale delle Bcc, che da anni offre i propri servizi a una platea vastissima di banche, consente un'integrazione di questo tipo. Siamo convinti ha concluso Lorenzon che, con il Gruppo Bancario Cooperativo targato Iccrea, le Bcc diventeranno ancora più forti, entrando in una nuova dimensione bancaria europea senza dimenticare la loro missione principale: cooperazione, mutualità e localismo». Ospiti dell'assemblea, oltre al vicepresidente della Regione Bolzonello, anche l'assessore regionale Paolo Panontini e i sindaci di Pordenone Alessandro Ciriani e di Azzano Marco Putto.
«Spiace - ha aggiunto Bolzonello che ha invitato a mantenere vivo il sistema regionale delle banche coop - che si sia giunti a una spaccatura del sistema regionale Bcc nell'adeguamento al sistema vigente, ma rispetto le scelte di ciascun gruppo», riferendosi alla decisione di quattro istituti ad entrare nel gruppo Iccrea e 11 alla Cassa centrale di Trento. «Il sistema della cooperazione va difeso come modello», ha aggiunto ancora Bolzonello, criticando «chi usa il sistema di cooperazione come ascensore per trasformare cooperative in società per azioni. Gli interessi collettivi vengono prima di quelli personali». In molti hanno letto queste dichiarazioni come un attacco a Sergio Bini (la sua Euro&Promos si è appena trasformata da coop a spa) che potrebbe essere uno degli sfidanti nella corsa alle Regionali.
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