«Adotti un Codice per le nomine»

Sabato 3 Dicembre 2016
«Adotti un Codice per le nomine»
«Basta doppie, triple o anche multiple cariche elettive e di nomina politica nelle società partecipate dal Comune». Il Movimento Cinque Stelle rilancia la crociata contro la spartizione politica delle poltrone nelle società partecipate del Comune e chiede a chi ricopre più ruoli di optare per uno soltanto. «In alternativa sarebbero opportune le dimissioni», sottolinea il capogruppo consiliare Samuele Stefanoni. Dimissioni che i pentastellati hanno ripetutamente chiesto per il presidente dell'Atap Mauro Vagaggini (accusato di sedere addirittura in sedici poltrone di società collegata a quella del trasporto pubblico locale) e per l'amministratore delegato di PnFiere Pietro Piccinetti colpevole, secondo i grillini, di sedere anche al vertice di Fiera di Roma. Ma non è finita: anche il neopresidente di Hydrogea, Giovanni De Lorenzi, è finito al centro della battaglia grillina in quanto assessore nel Comune di Erto, uno dei municipi serviti dalla società dell'acqua. E pure Luca Mariotto, presidente di Gea, poiché da luglio è entrato nel Cda di una controllata del Comune di Padova. Al riparo, almeno tra le maggiori società, resterebbe solo Gsm, presieduta da Walter Furlan.
Il movimento solleva poi altri casi, anche se non direttamente legati al Comune. Silvano Pascolo, presidente degli Artigiani, fa parte anche della giunta di Camera di commercio, oltre che nel cda della Fiera e di Interporto. Tornando al Comune, M5S ha presentato un mozione in cui si chiede al sindaco di impegnarsi a nominare solo componenti che abbiamo un unico incarico. «I doppi o tripli incarichi - sottolinea Stefanoni - rappresentano una pericolosa concentrazione del potere in poche mani, oltre a generare situazioni di conflitti di interessi. Impediscono pure una gestione di eccellenza a causa della mancanza del tempo necessario da dedicare a ciascun incarico». Per giungere a una situazione più corretta sul fronte della società pubbliche il gruppo consiliare pentastellato nella mozione chiede anche l'adozione di un codice di autoregolamentazione che impegni la giunta a nominare alla carica di amministratori di società partecipate candidati che, oltre a rispettare i vincoli imposti dalla legge vigente, non ricoprano altre cariche elettive in enti a partecipazione pubblica o di nomina politica al momento della presentazione della candidatura».
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