A Udine 500 profughi da trasferire, Roma chiede i piani d'integrazione

Martedì 26 Luglio 2016
UDINE - (al.pi) Novità per le realtà che si occupano dei richiedenti asilo: l'attenzione, infatti, si sposta non solo sull'accoglienza, ma anche sui progetti di integrazione. Durante il Consiglio territoriale per l'immigrazione che si è svolto ieri in Prefettura a Udine, infatti, sono stati presentati i moduli che il Ministero dell'Interno ha inviato a tutti gli Uffici territoriali del Governo: «Si tratta - ha spiegato l'assessore comunale ai diritti e all'inclusione sociale del Comune di Udine, Antonella Nonino -, di schede da compilare sul tema delle integrazioni territoriali. Il Ministero chiede a tutti gli enti e le associazioni che si occupano di accoglienza dei migranti di specificare tutti i loro progetti legati all'integrazione. È una grande novità - ha commentato Nonino -; forse l'ottica con cui si guarda al fenomeno sta finalmente un po' cambiando e si inizia a parlare non solo di fornire una sistemazione ai richiedenti asilo, ma anche di quale sia realmente la presa in carico sul territorio».
D'altro canto, ha riportato l'assessore, «le associazioni che hanno partecipato alla riunione hanno fatto presente le difficoltà e le situazioni problematiche, anche perché con numeri così alti di migranti è difficile parlare di integrazione». «Abbiamo ribadito - ha continuato Nonino -, la necessità di trasferire in altre regioni parte dei profughi arrivati qui». Trasferimenti che, solo per Udine, dovrebbero essere di almeno 500 persone: «Abbiamo stimato - ha concluso -, che la capacità di accoglienza nel capoluogo friulano non dovrebbe superare le 600 persone e invece siamo oltre i 1000».
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