Zaia: «18 milioni per la Pediatria»

Sabato 3 Dicembre 2016
Zaia: «18 milioni per la Pediatria»
Avviso ai naviganti. Se qualcuno nomina il Nuovo policlinico universitario del Veneto, da fare a Padova est, al presidente della Regione Luca Zaia dicendogli che ci sarebbe un problemino, si metta la tuta ignifuga. Potrebbe finire incenerito. «È fatto e basta. Prima pietra nel 2019. Dico: non c'è più niente da scegliere e poi Regione e Università hanno deciso anche se arrivasse un sindaco neoletto diverso da Bitonci. Perché la procedura è già completata. E poi siccome so che il commissario prefettizio Michele Penta è un galantuomo, non mi preoccupo, firmerà appena ha i poteri, spero prima di Natale, l'Accordo di programma. In ogni caso se qualcuno cambia idea gli farò causa. Lo porterò io alla Corte dei Conti. Qui c'è l'opportunità di dare risposta ai pazienti chiaro? Chi si mette in mezzo finisce sotto il treno».
Limpido e forte il ragionamento, espresso ieri in un luogo simbolo, quella Pediatria icona dell'eccellenza medica e allo stesso tempo della fragilità progettuale che costringe in spazi ridottissimi e non funzionali. Occasione lo svelamento del progetto della Teen zone, ovvero una nuova ala del reparto di Oncoematologia pediatrica dedicata ai pazienti dai 13 ai 18-20 anni che oggi sono mescolati ai più piccoli. Un regalo di Team for Children come si legge più in basso, che viene a colmare «un bisogno fondamentale» come ha detto ieri Giorgio Perilongo direttore della Clinica Pedriatrica, intervenuto con il direttore sanitario dell'Azienda Daniele Donato e il direttore della clinica di Oncoematologia pediatrica, Giuseppe Basso. «Questi pazienti sono il 33 per cento e noi non siamo attrezzati per il loro diritto di poter vivere nel migliore dei modi qui senza farne dei sopravvissuti o reduci. Per questo occorre la sintonia pubblico-privato» ha dichiarato.
E a proposito del pubblico, un'altra precisazione di quelle pesanti da parte di Zaia. «Basta con la favola metropolitana che se sistemiamo la Pediatria attuale qui accanto, poi non si fa più l'altra. È da un anno che abbiamo accantonato 18 milioni di euro per questo progetto». C'è la proposta della Città della Speranza di dare il progetto gratis. Sospiro. «Se non si riuscirà è perché abbiamo una montagna di leggi e finchè si pensa che tutti rubano anche quello onesto non riesce a lavorare. Ma la nuova Pediatria nascerà a Padova est e questa qui invece diventerà, come tutto l'ospedale esistente, il punto di riferimento per i padovani con le strutture che Università e Usl decideranno di tenere»
Infine l'ultimo passaggio. «Ho sentito dire che saremmo in ritardo? Ebbene lo ribadisco: su Padova ovest non c'era nulla, forse uno scatolone, col progetto di un proponente, che non abbiamo mai aperto. Allora abbiamo messo in comparazione sei siti, che sono diventati dieci. E alla fine i tecnici hanno scelto questo. Voglio dire che ci sarebbe voluto lo stesso. Anzi no. Dall'altra parte avevo 27 proprietari da espropriare e sapete i tempi... Qui invece il Comune ci ha dato la terra gratis, significa che partiamo già con un risparmio di 50 milioni di euro e 150 li abbiamo già messi da parte. E faremo anche il campus anche se dovrebbe farlo il ministero, in sintonia con l'Università. Il rettore ha avuto coraggio, adesso voglio vedere chi avrà il coraggio di rivedere le procedure».

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