Una "Babele" senza papa Francesco

Sabato 24 Settembre 2016 di Nel programma molti vescovi e intellettuali a confronto. Spazio all'Islam che si racconta
«Ho parlato con l'ufficio legale della Segreteria di Stato del Vaticano che ha un prete che vigila sull'immagine del papa. Dicono che non si può usare nel manifesto». Così Vittorio Sgarbi ieri pomeriggio prima dell'incontro con l'assessore alla Cultura, Matteo Cavatton per definire gli ultimi dettagli del festival letterario Babele, ha chiuso un "giallo" relativo proprio al poster della manifestazione che in primo tempo era stato bocciato per la presenza fra il papa e l'Imam Ahmad Muhammad al-Tayyib dell'università di Al-Azhar, il principale ateneo dell'islam sunnita, del Cristo del Perugino spostato al centro rispetto alla foto originale scattata in sala Nervi.
«È un ordine della segreteria di stato che riguarda l'immagine del papa di cui sono proprietari, quando è stata scattata da loro. Ora l'idea è di fare un immagine in cui c'è o papa Benedetto, visto che la Lega ultimamente ha detto: il nostro papa è Benedetto - o un papa storico come Leone X. L'unico che non ci dà problemi fino ad ora è l'Imam».
Il calendario è già definito. Dal 18 al 23 ottobre vi saranno numerosi confronti. «Certo che ci sarà Vito Mancuso. Mi ha chiesto di poter dialogare con un vescovo. Abbiamo anche il vescovo più importante d'Italia monsignor Zuppi di Bologna, quello della comunità di Sant'Egidio, molto vicino al papa. Poi viene un vescovo che ho scoperto io, Giovanni Brugnaro ex assessore al Comune di Padova, poi monsignor Giuseppe Sciacca che parla solo latino. Enzo Bianchi (religioso e saggista) forse lo metto in dialogo con Negri, vescovo conservatore di Ferrara». E la questione Tony Negri? «A me interessava da un certo punto di vista. Perché uno che ha delle idee nobili in cui crede deve mettere una bomba? Siccome non lo posso chiedere all'Isis lo volevo chiedere a Negri. Mi sembrava un percorso psicologico, non è che volevo rivalutare il suo pensiero».
Il festival sarà una grande occasione per conoscere l'Islam attraverso una serie di autori musulmani come Tahar Ben Jelloun, Kamel Daoud, Younis Tawfik e Hanif Kureishi. Fra gli italiani Mogol, Catena Fiorello, la vegana Paola Maugeri, Gino Paoli (con Danilo Rea il 17) Lilli Gruber. Gli incontri dalle 19 alle 21. «Si finirà con la proiezione di film tratti da grandi autori veneti, il Prete Bello, il Deserto dei tartari. Si comincia con "Signore e signori".

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